Mettere a dieta i propri figli è una faccenda molto delicata: non soltanto si rischia di fare loro danno se si improvvisa la dieta, ma soprattutto è l’idea stessa di dover mettere bambini e adolescenti a dieta, facendoli sentire grassi, a essere parecchio diseducativa e anche un po’ immorale se non adeguatamente “strutturata”. Diverso infatti sarebbe il caso in cui è un medico a stabilire delle condizioni di sovrappeso e obesità nei nostri figli. Caso non raro, dato che l’obesità infantile è in crescita e i primi a dare l’allarme sono i pediatri: a quel punto, più che “mettere i figli a dieta” il consiglio degli esperti è quello di educarli poco alla volta a un’alimentazione sana, spesso anche puntando su un lato “ludico” che li coinvolga senza lo stress del sentirsi a dieta. Magari facendo la spesa o cucinando insieme.
Sono poi all’ordine del giorno i casi di genitori che si improvvisano coach e nutrizionisti severissimi a tutto danno dei figli, che spesso non hanno neanche bisogno di dimagrire, con conseguenze devastanti per la loro vita futura: è il caso di donne adulte ora affette da obesità grave e disordini alimentari, a quanto pare costrette da bambine a fare la loro prima dieta e subire umiliazioni infinite. O come il caso di questo padre torinese, balzato alla cronaca proprio in questi giorni per aver messo a dieta macrobiotica le sue due figlie, costringendole anche allo sci agonistico con l’accusa che fossero troppo grasse. L’uomo è stato denunciato dalla ex moglie in seguito a maltrattamenti che le loro figlie avrebbero subito e per cui avevano pregato la madre di non farle più stare dal papà. Il quale si lamentava che fossero grasse, vietava loro le uscite in discoteca, le costringeva a sport agonistici e dieta drastica, con tanto di insulti a corredare il tutto. Al momento si dibatte il caso per la prima volta in Italia: quelli del padre sono da considerarsi maltrattamenti o gli effetti di una normale preoccupazione? Se ne sta occupando il tribunale: lui rischia dieci mesi di carcere.