mercoledì, Ottobre 30

Sette buone ragioni per non mettersi a dieta

Last Updated on 15 Novembre 2014 by Eleonora Bolsi

dietanoSul Cosmpolitan americano, Laura Beck elenca ben diciassette motivi per cui è inutile o dannoso mettersi a dieta. Simili articoli ci sono ovunque e in alcuni casi offrono degli spunti interessanti: entrare e uscire da una dieta all’altra non fa bene alla salute e ci rende sempre più grassi, facendoci vivere il cibo in modo conflittuale. Questo è assolutamente vero. D’altra parte però chi deve dimagrire ha bisogno di un’alimentazione differente, più corretta, con abitudini più sane: dovremmo chiamarla rieducazione alimentare, ma sempre di dieta si tratta. Insomma, articoli come questo fanno ovviamente riflettere sulla nostra assurda esigenza di essere a dieta ogni giorno della nostra vita, ma non devono far perdere le speranze a chi sta cercando di rivedere la propria alimentazione per perdere qualche chilo di troppo. Tra le ragioni individuate dalla giornalista, alcune scherzose, altre inutili (mangiare le patatine), ve ne indico una decina che invece devono farci riflettere, se siamo tra quelli che si mettono a dieta di continuo:

– fare la fame è brutto: resistere alla fame non è una bella sensazione. Normalmente ogni volta che abbiamo fame dovremmo mangiare, e quando invece ci sentiamo sazi dovremmo smettere di farlo. Purtroppo spesso si mangia per altre ragioni, da qui la dieta. Ma sarebbe una gran cosa per noi se imparassimo ad ascoltare il nostro corpo, e a interpretare correttamente i segnali della fame.

– diventiamo insopportabili: chi è sempre a dieta diventa fastidioso, non puoi uscire e rilassarti, si parla sempre e solo di cibo e di peso, ci invitano a cena e noi prendiamo un’insalata, non ci godiamo più la compagnia. E la compagnia se ne accorge.

– nelle donne, essere a dieta sempre ha a che fare con una tremenda competizione femminile: spesso non mangiamo e non ci piaciamo perché vogliamo assomigliare ad altre donne, più magre e avvenenti. Tutte che sgomitano a loro volta sacrificandosi la vita per essere così. E tutto in funzione, non tanto di piacersi a se stesse, quanto di piacere agli altri. Ma perché, non possiamo piacere così?

– la dieta ci istilla un senso di colpa riguardo al cibo: purtroppo è un circolo vizioso. Più siamo a dieta più instauriamo con il cibo un rapporto conflittuale, sentendoci in colpa ogni volta che mangiamo, perdendo il sapore del cibo e il valore della convivialità.

– il cibo è buono e la vita è breve: due verità che non hanno bisogno di commenti!

– mettersi a dieta è noioso: a parte forse il primo giorno, quando siamo motivatissimi, nessuno si mette a dieta contento: è una costrizione, una imposizione. E spesso è noiosa.

– siamo realisti: probabilmente torneremo a riprendere peso. Io mi sono sempre vissuta magra e non ho mai ripreso il peso, ma nei momenti in cui entravo e uscivo dalle diete il mio peso oscillava di cinque o sei chili. Capita a molti altri. Il novanta per cento delle persone riprendono peso. Perché affannarsi?

E qual è la soluzione? La soluzione è una sola: mangiare correttamente. Senza pensare al peso, senza pensare a limitarsi, ma focalizzandosi sulla salubrità di ciò che mangiamo, e tenendosi un po’ a stecchetto se e quando esageriamo con cibi pesanti.

Non sarebbe difficile smetterla di pensare al peso e concentrarsi di più su delle sane abitudini. Perché non farlo?