Last Updated on 10 Marzo 2016 by Eleonora Bolsi
La dieta Paleolitica, basata su una piramide alimentare che prende ispirazione dalla dieta degli uomini primitivi del Paleolitico, e che prevede un maggiore consumo di carne e pesce (tutti ruspanti o selvatici), uova biologiche da allevamento su terra e con nutrimento erbivoro, verdure, tuberi e frutta mentre risultato aboliti cereali, latticini, dolci e tutti i prodotti industriali e raffinati, è stata bocciata dall’Associazione dei Dietetici Australiana, l’organizzazione più importante australiana in materia di nutrizione. Secondo i loro portavoce, non ci sono abbastanza tesi scientifiche che supportano i vantaggi di una dieta Paleolitica (gli studi al riguardo sono dieci) e tali studi si basano prevalentemente sul breve termine (ci sono studi anche di una sola settimana). Inoltre, per seguire una dieta Paleolitica in modo corretto, si dovrebbe escludere o quasi la spesa da un normale supermercato, dato che non si possono consumare intere categorie di cibi. In realtà, la dieta Paleolitica moderna non è paragonabile alla dieta dei cavernicoli proprio per la quasi totale impossibilità di avere le stesse condizioni alimentari: questo fa sì che chi oggi provi a mangiare paleo, si ritrovi a far fronte a una dieta costosa e a rischio di malattie, che potrebbe anche portare giovamenti sul lungo termine, ma i cui effetti sul lungo termine lasciano scettici e preoccupati moltissimi medici.