Last Updated on 11 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Due succhi detox anticellulite, ideali per chi soffre sia di cellulite che di fragilità capillare, e che va bevuto al mattino: da un’idea del sito Riza, ecco le ricette che possono venire incontro a chi vuole combattere il ristagno di liquidi localizzato, liberare il corpo delle scorie in eccesso e l’infiammazione vascolare alle gambe con rimedi naturali.
Entrambi vanno bevuti nella prima parte della giornata, dalla mattina al dopo pranzo, magari alternando le due ricette o provandole entrambe. Vi suggerisco di comprare gli ingredienti, pulirli e tenerli in frigo a disposizione.
Il primo di questi succhi detox combatte l’infiammazione tipica della cellulite e la fragilità capillare; il secondo invece è utile ad aiutare il corpo a liberarsi delle tossine e delle scorie in eccesso, drenando l’organismo e combattendo il ristagno localizzato dei liquidi.
SUCCHI DETOX ANTICELLULITE
La ricetta del primo succo: da bere al mattino
Centrifuga o frulla i seguenti ingredienti: una manciata di foglie di barbabietola ben lavate, 5-6 ravanelli, 2 fette di ananas fresco. Volendo puoi aggiungere mezzo bicchiere di succo di barbabietola biologico (lo trovi dal bio) o mezzo bicchiere di succo di mirtillo.
La ricetta del secondo succo: da bere dopo il pranzo
Questo succo è digestivo e ti libera delle scorie in eccesso. E’ perfetto subito dopo pranzo perché ricco di enzimi utili alla digestione, sgonfiante, potenzia i succhi gastrici e l’assimilazione dei nutrienti. Libera dalle scorie e ha un’azione bruciagrassi. Centrifuga o frulla un pompelmo rosa, una manciata di foglie di prezzemolo e 2-3 cm di radice di zenzero fresca.
L’idea in più: puoi trasformare uno di questi succhi in un pasto sostitutivo aggiungendo una confezione di yogurt greco e mischiandola al succo (se è centrifuga o estratto) o frullandola insieme.
Puoi infine correggere entrambi questi succhi con stevia o dolcificante a piacere dato che sono molto aciduli.
Vi consiglio di fare una cura settimanale, fare un periodo di riposo di due settimane e riprendere la cura per un’altra settimana.