Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Un altro studio, dopo quello che ha scoperto come una dieta ricca in polifenoli possa aiutare a prevenire l’effetto yo-yo delle diete, torna ad analizzare il ruolo dei batteri buoni dell’intestino nella salute e nel dimagrimento, e come essi cambiano a seconda del tipo di dieta che facciamo. Cambiamenti che il corpo impara a conoscere e per cui si comporta in modo diverso, tra l’altro reagendo metabolicamente e a livello di sistema immunitario.
In sintesi: la maniera in cui mangiamo influenza la nostra flora batterica, cambiando il livello di batteri buoni e batteri cattivi. Più si hanno batteri buoni (e di tipo diverso) nell’intestino, più il metabolismo è alto, la salute migliora, si tende a essere magri e a non prendere peso. Il cibo viene assimilato in modo diverso e migliore.
Qualsiasi cambiamento della nostra flora batterica è come un messaggio che viene comunicato al corpo. Il corpo attua cambiamenti metabolici e immunitari in risposta a questo messaggio.
Per capire la maniera in cui la flora intestinale comunica con il nostro corpo, i ricercatori hanno svolto un ennesimo studio sui topi, tuttavia i risultati sono molto interessanti: i topolini sono stati divisi in due gruppi; uno faceva una dieta ricca di frutta, verdura, carboidrati complessi di tipo naturale (radici, tuberi); il secondo gruppo mangiava cereali raffinati, grassi, zuccheri da snack. Nel primo caso, la fermentazione dei cibi naturali creava attraverso i batteri buoni nell’intestino degli acidi grassi a catena corta (un classico esempio è quello dell’acido butirrico). Questi acidi comunicano con l’epigenoma, che è l’insieme dei processi che consentono al corpo di leggere il proprio dna, ma anche di rispondere ai cambiamenti ambientali. Quindi i batteri svolgono un ruolo epigenetico tramite gli acidi grassi a catena corta. I ricercatori hanno dunque inserito degli acidi grassi a catena corta nei roditori con la dieta occidentale e grassa, per sopperire alla mancanza di batteri buoni. Risultato? Anche qui si è verificata una comunicazione a livello epigenetico.
Più la flora batterica, o microbioma intestinale, comunica a livello epigenetico con il corpo, meno si ingrassa.
Più questa comunicazione è alterata o assente, più si ingrassa.
Cosa possiamo fare? Due cose importanti per aiutare i nostri batteri buoni.
Da un lato, incrementare il consumo di cibo naturale, come frutta, verdura, tuberi, legumi.
Dall’altro, aiutarsi con maggiori fonti di acidi grassi a catena corta: un po’ di burro crudo, un po’ di aceto di mele nei piatti (o diluito da bere prima dei pasti), qualche formaggio molto fermentato per chi lo tollera, e latte.