Last Updated on 19 Gennaio 2015 by Eleonora Bolsi
La cronodieta, ovvero l’idea di sfruttare il tempo per dimagrire, mangiando a determinati orari, è una teoria, più che un vero regime dimagrante, ma trova molti estimatori. Mangiare in determinati momenti della giornata favorisce alcuni ormoni e altri no. Ad esempio, mangiare la mattina entro mezz’ora da quando si è svegli stimolerebbe la tiroide. Anche il digiuno intermittente, una tecnica per dimagrire bruciando più energia, è da ritenersi una specie di cronodieta.
Come sapete, fare il digiuno intermittente non vuol certo dire fare il digiuno punto e basta, ovvero non mangiare, ma alternare i momenti del pasto a quelli in cui non mangiare più, per dare al corpo il tempo di una pausa di digestione e programmarlo verso migliori ritmi biologici: fare questo permette naturalmente di perdere più peso, perché la programmazione cibo/digiuno resetta il metabolismo, facendoci bruciare di più. Ho sempre trovato questa teoria molto affascinante, ma chi pratica il digiuno intermittente da anni (in genere molti sportivi) giura che sia proprio così: il corpo reagisce ai nuovi ritmi con un metabolismo più veloce e si tende a perdere massa grassa, mentre si delineano i muscoli con più facilità. Il punto è riuscire a farlo. In un articolo spiegavo cinque tipologie diverse di digiuno intermittente: io in genere non riesco a stare senza cibo per sedici ore, o alternare giorni di digiuno a giorni in cui mangio, o mangiare solo una volta al giorno (è quanto fa un mio amico, magrissimo).
Ora, uno studio apparso sul Telegraph sembra approvare questa scelta, ma in una maniera più morbida e fattibile per tutti. Secondo quanto riporta il giornale, un gruppo di ricercatori del The Salk Institute, negli Stati Uniti, ha dichiarato che per dimagrire è necessario mangiare entro un arco di dodici ore: questo significa che dalla colazione dovete contare dodici ore in cui inserire tutti i pasti. Se faccio colazione alle otto di mattina, inizierò a cenare alle sette e mezza e finirò per le otto di sera.
Secondo questa ricerca, lasciare il corpo senza cibo per dodici ore di fila, assicurerebbe la diminuzione del colesterolo e del rischio di diabete, e un dimagrimento sicuro.
Lo studio è stato condotto su un gruppo di topi: quelli che mangiavano nell’arco di dodici ore erano più magri di quelli a cui il cibo era concesso tutto il giorno. E non di poco: perdevano il venticinque per cento del peso in più in 38 settimane di studio, circa dieci mesi.
Mi pare una cosa fattibile provare a mangiare entro dodici ore per avere risultati più facili, e a voi?