Last Updated on 10 Ottobre 2022 by Eleonora Bolsi
Oggi si fa un gran parlare di problemi alla tiroide: sono tantissime le persone che scoprono di avere una tiroide ipoattiva o iperattiva, anche in un quadro subclinico, che non sfocia in una vera e propria patologia. Ma siamo sicuri che i problemi alla tiroide partano proprio da lì?
Uno studio appena uscito fornisce un’ipotesi contraria, convalidata dall’osservazione di una serie di casi. Persone che credevano di avere problemi alla tiroide avevano invece problemi intestinali.
I problemi alla tiroide sono problemi intestinali?
L’ipotesi non è pellegrina. Se ci pensate, le infiammazioni intestinali influenzano il sistema immunitario così pesantemente che nuove evidenze scientifiche hanno già trovato una correlazione certa tra problemi intestinali e malattie o disturbi.
Tra questi, obesità e sovrappeso, fibromialgia, depressione, rischi di demenza, disturbi della pelle, disturbi dell’apparato muscolo scheletrico, malattie metaboliche. Le carenze di nutrienti causate da malassorbimento causano a loro volta scompensi a livello sistemico.
Per esempio, carenze di vitamine del gruppo B o di ferro.
Dato il legame stretto tra flora batterica intestinale e difese immunitarie, non sarebbe controintuitivo pensare che a volte la causa dei nostri problemi alla tiroide non è nella tiroide stessa, ma proprio nel nostro intestino.
Studi sull’asse intestino-tiroide
Lo studio, a capo del ricercatore e scienziato Michael Ruscio, del Ruscio Institute di Austin, in Texas, si basa sull’analisi dell’asse intestino-tiroide.
Esso nasce dall’esigenza di capire perché moltissimi pazienti trattati con la terapia ormonale sostitutiva per la tiroide mostrano una sintomatologia che non migliora nel corso degli anni.
Vengono presentati sei casi di pazienti che invece sono migliorati proprio grazie a un intervento sul benessere della loro flora intestinale. Un intervento che qui non è invasivo, ma prevede un piano dietetico appropriato, test per valutare sensibilità e allergie, integratori e probiotici.
Secondo questo e altri studi sempre realizzati dal team del dottor Ruscio, a causare problemi alla tiroide sarebbero delle carenze di micronutrienti che sono essenziali alla sua salute.
Questi micronutrienti, ovvero vitamine del gruppo B, selenio, vitamina D, iodio, ferro, zinco, magnesio e inositolo, sono carenti in chi ha problemi digestivi. Ma il loro assorbimento è essenziale perché la tiroide funzioni.
Addirittura, esisterebbe una causa intestinale anche per chi soffre della malattia di Hashimoto.
Come intervenire se si sospettano problemi di tiroide associati a problemi intestinali?
La soluzione sarebbe innanzitutto nell’accertamento della funzionalità intestinale, facendo esami per verificare se esistono problemi di malassorbimento.
Successivamente, la prescrizione di una dieta elementare.
Trovi un esempio della dieta elementare e del menu qui.
Poi si inizia una terapia a base di immunoglobuline e probiotici.
Farmaci come i gastroprotettori peggiorano l’assorbimento di questi nutrienti chiave.
Per chi quindi soffre di tiroide, il consiglio è quello di rivolgersi anche a un gastroenterologo e fare tutti gli esami del caso.