Last Updated on 3 Giugno 2019 by Eleonora Bolsi
Un grppo di scienziati ha di recente scoperto che un enzima noto come Nocturnina può regolare il metabolismo e il dispendio energetico durante la giornata.
La Nocturnina infatti è un enzima che si trova all’interno dei mitocondri delle cellule.
Sappiamo da svariati anni che un’alterazione del ritmo circadiano, per esempio in chi lavora di notte o va a letto ben dopo la mezzanotte e si risveglia tardi al mattino, ha per conseguenza un rallentamento metabolico, con maggiore rischio di sindrome metabolica.
Questo vuol dire maggiore grasso viscerale e maggiore pancia, maggiore colesterolo e trigliceridi, elevato stress.
Stessa cosa nelle persone che dormono molto poco di notte e nei viaggiatori frequenti che passano dal giorno alla notte nei voli intercontinentali.
L’alterazione metabolica sarebbe proprio legata al comportamento della Nocturnina.
NOCTURNINA.
L’ENZIMA CHE INFLUISCE SUL METABOLISMO SECONDO IL NOSTRO OROLOGIO BIOLOGICO
Di recente è stata fatta chiarezza su come questo enzima agisce per regolare il metabolismo a seconda dell’ora del giorno e che si trova in parte nei mitocondri e in parte nel citosol cellulare.
Questa proteina regolerebbe il metabolismo sia dei grassi che degli zuccheri, stimolando la lipogenesi, l’osteogenesi, la lipolisi.
I professori Korennykh e Rabinowitz, biochimici, e il professor Schedl, biologo presso la Princeton, hanno scoperto che la nocturnina regola precisi metaboliti, stimolando la produzione di energia e proteggendo le cellule dal danneggiamento.
La Nocturnina agisce rimuovendo un gruppo di fosfato dalle molecole NADP+ e NADPH, molecole centrali per il metabolismo. Questo fa sì che si ottengano le molecole NAD+ e NADH che regolano la produzione di energia rompendo biomolecole come il glucosio.
Al risveglio la Nocturnina è più alta, e questo spingerebbe il corpo alla ricerca di cibo, stimolando la produzione di energia.
NOCTURNINA: COSA CI DICE IL SUO FUNZIONAMENTO SUL METABOLISMO?
D’altra parte però i topi che per un difetto genetico erano meno esposti alla produzione di Nocturnina (NOCT -/-) con una dieta ad alto contenuto di grassi ingrassavano di meno e avevano ridotti colesterolo e trigliceridi, oltre che minore rischio di steatosi epatica.
Tuttavia non mostravano alti livelli di metabolismo, alte temperature, migliore concentrazione di grasso bruno e producevano meno insulina.
Non si conosce cosa succederebbe se al posto di una dieta ad alti grassi fossero sottoposti a una dieta ad alto contenuto di zuccheri.
Alcuni ricercatori ipotizzano che potrebbero avere iperglicemia, ma ciò spiega perché con una dieta ad alto contenuto di grassi solo questi topolini non ingrassavano.
Da quanto ho capito leggendo gli studi, se la Nocturnina regola così profondamente il metabolismo dei grassi a livello intestinale, bisognerebbe capire se una dieta a bassi grassi possa prevenire il colesterolo o i trigliceridi o il sovrappeso nelle persone che non hanno lo stesso difetto genetico dei topolini suddetti.
Ma in cui cioè la Nocturnina funziona come dovrebbe.
E anche come i ritmi sonno/veglia influenzano la Nocturnina.
Mettiamo che io dorma di giorno e possa avere per questo bassi livelli di Nocturnina: a questo punto dovrei mangiare più grassi per essere magro?
O il caso del mattino: se la Nocturnina è alta al risveglio, questo vuol dire che la colazione deve essere a ridotto contenuto di grassi per stimolare la produzione di energia da ciò che mangiamo?
Può darsi.
Al momento gli studi non offrono soluzioni pratiche per noi poveri umani.
I ricercatori spiegano tuttavia che se si decifrasse il comportamento della Nocturnina e come il cibo e i differenti macronutrienti (zuccheri, grassi) lo influenzano in particolari momenti della giornata si arriverebbe alla scoperta più importante degli ultimi 100 anni sul metabolismo umano.
Ovvero una scoperta capace di risolvere per sempre il problema dell’obesità.