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Grassi nella dieta: maggiore rischio di cancro al colon

Last Updated on 23 Febbraio 2019 by Eleonora Bolsi

Un aumento dei casi di cancro al colon negli ultimi anni sta allarmando la comunità scientifica. Soprattutto perché, parallelamente all’aumento di questi casi, il campione di riferimento è cambiato. Sono infatti gli adulti con età inferiore ai 50 anni a essere le nuove vittime. Ma come è possibile?

Oggi un nuovo studio collega un aumento dei grassi nella dieta a un maggiore rischio di cancro al colon, con un incremento dei casi nei più giovani dell’un per cento secondo la American Cancer Society, dal 2007 al 2016.

GRASSI NELLA DIETA E CANCRO AL COLON: COSA LI LEGA?

Ma cosa lega un aumento dei grassi nell’alimentazione al rischio di cancro al colon?
Lo spiegano i ricercatori della Salk Institute (fonte).
Gli scienziati hanno infatti notato che a un aumento dei cibi grassi nella dieta corrisponde un cambiamento degli acidi biliari a livello intestinale. Gli acidi biliari servono infatti alla digestione dei grassi.
Ma troppi acidi biliari danno un segnale ormonale al corpo noto come FXR, che aumenta il rischio di cancro al colon retto nelle persone con la mutazione APC.

Non solo è più probabile avere il cancro al colon se si ha questa mutazione non rara, ma il cancro è anche più aggressivo se si segue una dieta ricca di grassi.
I sali biliari aumentano il segnale FXR e al tempo stesso contribuiscono a danneggiare l’epitelio intestinale.

Il motivo per cui ci sono dunque più casi è che vanno di moda le diete a maggiore contenuto di grassi, come per esempio la chetogenica. E’ qui che dieta e predisposizione genetica creano un mix micidiale.

Le persone con mutazione APC infatti sviluppano più facilmente degli adenomi a livello intestinale. In genere si tratta di tumori benigni, che però evolvono in adenocarcinoma in presenza di troppi acidi biliari a livello intestinale.

Chi ha familiarità con questo tipo di cancro, perché ha avuto dei casi in famiglia, deve ridurre l’ammontare di grassi nell’alimentazione, limitando il consumo di condimenti grassi, carni rosse con grasso in vista, salumi, formaggi molto grassi come il mascarpone, salse come la maionese, noci e semi oleosi. E’ molto probabile infatti che si abbia la stessa mutazione genetica, e in questo caso una dieta high-fat è altamente sconsigliata.