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Fai una dieta vegana ma hai preso peso? Ecco perché

Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

In genere chi segue una dieta vegana non lo fa per perdere peso, ma perché spinto da ragioni etiche o salutistiche di vario tipo: per alcuni, seguire una dieta vegana significa perdere peso, mentre per altri, ahimè, significa prenderlo. In media, la differenza di peso tra chi segue una dieta vegana e chi fa una dieta onnivora è di 4-5 chili in meno: questo vuol dire che alcuni perderanno molto peso, altri lo guadagneranno. Ma perché alcune persone sperimentano un aumento di peso con la dieta vegana? E io che ci sto a fare? Te lo spiego in questo articolo!

DIETA VEGANA: LE RAGIONI PER CUI ALCUNI PRENDONO PESO
1) Le noci, le mandorle, gli anacardi, i semi oleaginosi: fai la cheesecake con una base di anacardi frullati e datteri; aggiungi un cucchiaio o due di semi di zucca alle insalate; mangi barrette ai semi di sesamo; usi formaggi alternativi a base di mandorle o, ancora, anacardi. Usi olio di semi al posto del burro. In cosa si traduce questo? Oltre a un quantitativo preoccupante di omega 6, che sono per lo più infiammatori, andare avanti a snack di noci e mandorle con l’idea di aggiungere “proteine, grassi sani, fibre”  spalmare il pane di segale con burro di mandorle o arachidi si traduce in un aumento di calorie se non si sta attenti. Burri di semi e farine di mandorle non sono altro che mandorle concentrate: e solo le mandorle hanno circa 600 calorie. Stessa cosa per noci e compagnia bella. Le calorie contano anche quando si segue una dieta vegana e certi snack che raggiungono le 250 calorie più che spuntini sono piccoli pasti.

2) Tutto quello che è green è buono per forza: be’, no, a meno che tu per green non intenda una bella insalata di finocchi e cetrioli, devi fare sempre attenzione alle etichette dei cibi che compri. Che siano vegani non vuol dire automaticamente né che siano di qualità né che siano nutrienti. Se acquisti burger vegani, formaggi vegani, salumi vegani e disdegni il buon piatto di pasta e fagioli, ricorda che la semplicità in cucina è la prima vera alleata della tua dieta. Non farti ingannare dai prodotti vegan sugli scaffali: occhio anche qui a calorie, e lista di ingredienti.

3) Meno proteine, molti più zuccheri: è l’altro grosso problema, sebbene arginabile con un po’ di buon senso, della dieta vegana. La pasta con il ragù di seitan è come dire la farina con contorno di glutine: mancano alcuni amminoacidi perché il corpo riesca ad assumere le giuste proteine. Vale la regola che in un una giornata dobbiamo sempre abbinare i cereali integrali ai legumi (o ai suoi derivati: salumi di lupino, tofu, tempeh), evitando così una carenza di proteine che si traduce in una riduzione del metabolismo, e in un minore senso di sazietà. Tipico problema delle poche proteine nella dieta è che non ci si sazi a sufficienza, finendo per mangiare troppi amidi o troppi zuccheri.

4) Le porzioni, accidenti!!! L’insalata con riso integrale, semi di chia, avocado, olio, olive è la parente vegana dell’insalata di rinforzo delle feste terribili. Certo, è salutare: ma considerate che solo l’avocado contiene 160 calorie per 100 grammi, un cucchiaio di semi di chia ci dà 35 calorie, un cucchiaio di olio 100, una porzione media di cereali integrali circa 180-200 calorie. Non è impensabile che l’insalatona raggiunga così quelle 600-700 calorie che non la rendono proprio un piatto “neutro” o leggero. Ancora una volta, che sia green e vegan poco importa se dopo averla mangiata crediamo di essere stati leggeri e che possiamo mangiarci ancora qualcosa in più.