Last Updated on 24 Luglio 2020 by Eleonora Bolsi
A quanto afferma una ricerca statunitense del Medical College of Georgia troppo sodio nel sangue farebbe invecchiare.
Sembra infatti che mangiare cibi salati, oltre a provocare disturbi renali, di pressione e l’osteoporosi, velocizzi il processo di invecchiamento cellulare.
Quindi, insomma, chi mangia troppi cibi salati invecchierebbe prima.
Questo perché un consumo eccessivo di sodio favorirebbe l’accorciamento dei telomeri, regioni terminali di Dna, che tendono a ridursi con l’invecchiamento.
Telomeri più corti equivarrebbero a invecchiare precocemente.
Lo studio ha evidenziato la riduzione precoce dei telomeri nei giovani e negli adolescenti sovrappeso con troppo sodio nel sangue.
Dunque da oggi abbiamo una ragione in più per non mangiare cibi salati ma attenzione.
Anche una riduzione drastica del sale nella dieta è correlata a un maggiore rischio di morte precoce, a problemi metabolici, al maggiore rischio cardiovascolare.
Sono da evitare i cibi con sale in superficie, come snack e patatine, o prodotti da forno, ma il sale non va ridotto in altro modo e non va evitato, bensì bilanciato con adeguato potassio.
Dunque assumere più frutta, verdura e tuberi, oltre che latte e latticini, può essere un modo per evitare di ridurre troppo il sale ma al tempo stesso evitare di avere il sodio alto.