Last Updated on 24 Novembre 2018 by Eleonora Bolsi
Natale e Capodanno, ma anche la Pasqua o il periodo delle vacanze o qualche evento particolare, come un matrimonio: cosa hanno in comune?
Ebbene, sono i periodi dell’anno in cui più facilmente si evincono dei problemi del comportamento alimentare.
E sono i periodi in cui le persone con disordini alimentari entrano in crisi, e l’unico lato positivo è proprio questo, per paradosso. Che tante persone riescono a prendere coscienza di avere dei disordini alimentari proprio quando sono alle prese con cene collettive, pranzi in famiglia e festività obbligate.
In parte, le persone che odiano le festività e non riescono a viverle serenamente odiano l’aspetto alimentare delle feste, che è quasi un percorso obbligatorio (fonte).
Vorrai mica contare i macronutrienti al pranzo di Pasqua, alla cena della Vigilia di Natale?
Vorrai mica pensare alle calorie la sera dell’ultimo dell’anno?
Di fronte alla paura di ingrassare, chi ha dei disordini alimentari affronta queste feste con il massimo stress, e lo stress del cibo batte l’ansia dei regali a Natale o l’ansia di avere a che fare con parenti che vedi molto di rado.
Lo stress viene affrontato nei modi più disparati.
Facendo digiuni estremi prima o dopo l’evento, provando a purgarsi in vari modi dopo aver mangiato, possibilmente lontano da occhi indiscreti, arrivando a fare maratone di attività fisica fino a un secondo prima di mettersi a tavola.
Questo, ovviamente, non è un comportamento normale, e ci rovina del tutto dei momenti che potrebbero essere sereni o belli o addirittura bellissimi.
Inoltre ci si perde una parte importante del cibo. Il cibo è anche collettività.
Non è mangiarsi un pacco di biscotti la sera.
E’ godersi dei momenti insieme, cercare di provare alimenti nuovi, cucinare in famiglia.
Insomma non subire gli eventi per colpa delle nostre ossessioni.
Se posso darti un grosso consiglio, ti direi di vivere l’evento senza focalizzarti sul problema cibo, ma godendolo per altri aspetti.
Le chiacchierate, la preparazione dei piatti, perfino il taglia e cuci dei parenti, purché tu riesca a non vedere ogni evento come una trappola alimentare.
Perché non lo è.
Non sono questi eventi a farti ingrassare, sommandoli tutti arriveremo sì e no a dieci giorni o due settimane in un anno.
E’ il resto dell’anno su cui puoi e devi lavorare puntando sulle migliori abitudini.
La cosa che ti spaventa è l’idea di lasciarti andare, che secondo te ti porterà ad abbuffarti.
Invece devi pensare che a tutti capita di mangiare di più in questi giorni.
Non è una condanna. E’ un momento della nostra vita che ti stai rovinando.
Non influenzerà minimamente il tuo futuro, credimi.
Ci saranno sempre dei giorni in cui possiamo fare “ammenda”, mangiando più verdure, riducendo gli alimenti densi di calorie e muovendoci di più o provando a seguire questi consigli.