Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi
Vi avevo già parlato dell’irisina, anche detto l'”ormone dello sport“: scoperto relativamente di recente, questo ormone infatti cresce nelle persone sportive o che fanno regolarmente attività fisica. Rinforzerebbe le ossa, ridurrebbe il colesterolo e aumenterebbe il metabolismo, spingendo il corpo a bruciare di più. E proprio su questa sua ultima proprietà si sarebbero focalizzati gli esperti in un nuovo studio ancora in corso, in cui cercheranno di capire se l’irisina possa essere considerato il nuovo ormone per dimagrire.
Il professor Martin Senechal, kinesiologo presso la New Brunswick University, ha annunciato di voler condurre con dei colleghi uno studio sull’irisina: si sa già da tempo, ha spiegato, che le diete generiche non funzionano per tutti, e che anzi abbiamo bisogno di un aiuto personalizzato per dimagrire. L’irisina non solo aiuterebbe a mantenere la glicemia sotto controllo e così il colesterolo, ma spingerebbe il corpo a bruciare più calorie, aumentando il metabolismo totale.
Il problema è che l’irisina varia da persona a persona e persino da sportivo a sportivo. Per esempio non è ancora chiaro se questo ormone si alza anche dopo o solo durante l’esercizio fisico come uno studio aveva precedentemente stabilito, e se è possibile mettere a punto dei farmaci che lo conterranno per combattere obesità e diabete.
Intanto, quello che si sa su questo singolare ormone per dimagrire per stimolarlo naturalmente è:
– l’irisina sarebbe rilasciata durante l’attività fisica, in particolare durante attività aerobiche
– l’irisina aiuterebbe a convertire gli adipociti bianchi in bruni, stimolando dunque una maggiore termogenesi
– alcuni esperti contestano ancora l’esistenza dell’irisina, ma già due studi importanti hanno individuato e confermato l’esistenza di questo ormone
– l’irisina cresce con l’attività fisica, ma lentamente: variazioni nel quantitativo plasmatico di irisina sono state trovate in persone sedentarie contro persone attive aerobicamente e sportivamente da non meno di 12 settimane, quindi 3 mesi
– quest’ultimo dato suggerisce che perché l’attività fisica abbia un effetto dimagrante e termogenico, bisogna considerare il medio-lungo termine (e non aspettarsi risultati dopo un paio di settimane).