Secondo uno studio americano condotto su un gruppo di 91 persone sovrappeso, pesarsi tutti i giorni favorirebbe il dimagrimento di chi è a dieta: sembra infatti che la metà delle persone sovrappeso prese in esame, ovvero quelle che si sono riuscite a pesare tutti i giorni, abbiano perso sei chili in più in una dieta di sei mesi rispetto a chi si è pesato due volte a settimana o una volta a settimana.
In realtà, la bilancia può essere uno strumento utile, utilissimo o dannoso per perdere peso.
La bilancia può fare anche ingrassare, e molto dipende dal tipo di persone che si vanno ad analizzare: per questo trovare molti dietologi che consigliano di pesarsi una volta a settimana, e studi che lo confermano. Il campione di questo studio, compiuto nel 2013 da Dori Steinberg del Duke Global Health Institute, è a mio avviso troppo modesto e poco indicativo per tirare le giuste somme. Un altro studio, pubblicato sulla rivista Plos One negli scorsi mesi (è del 2015), stabilisce al contrario che occorre pesarsi una volta a settimana. Chi ha ragione?
Io consiglio di capire quando pesarsi sulla base di quanto ci si conosce. Se siamo persone ansiose e facili a demotivarsi, le oscillazioni del peso giornaliero, tipiche in ogni individuo e più tipiche nelle donne, ci faranno rinunciare alla dieta prima di ottenere i reali risultati. Alcune persone infatti dimagriscono più lentamente di altre: il dimagrimento non è un processo lineare, per cui pesarsi ogni giorno per alcuni demotiva e spinge a pensare di non poter mai dimagrire.
Per altre persone, controllare ogni giorno il proprio peso incentiva a continuare la dieta e in questo caso pesarsi ogni giorno è come avere un coach che ci grida nelle orecchie che siamo bravi o che dobbiamo fare di più a seconda dei risultati. Purtroppo questa è una minoranza.
Infine, chi ha la mania del controllo usa la bilancia come arma e non in modo appropriato, per esempio tendendo a pesarsi più di una volta al giorno e finendo per essere stressata riguardo al peso e fatalmente prendere peso al posto di dimagrire: per queste persone sarebbe il caso di pesarsi addirittura una volta al mese e preferire lo specchio di casa come metro di giudizio.
Secondo Ari Whitten, nutrizionista e personal trainer, la maggior parte delle persone sviluppa un rapporto controproducente con la bilancia. Dice Ari Whitten: “le decisioni che si fanno basandosi sul peso che misuriamo sono quasi sempre controproduttive (…) le persone che si misurano spesso sulla bilancia diventano statisticamente più grasse”. Come è possibile? Le persone confondono i chili con il grasso. Se acquistano peso, magari facendo palestra (o iniziando a mangiare meglio) è sempre una cattiva notizia. Se perdono peso, magari con una dieta che poi li renderà più grassi agendo sul loro metabolismo, è sempre una buona notizia. Quello che mangiano, quello che bevono, è tutto finalizzato a quel numero. E all’inizio il trucco riesce. Una qualsiasi dieta lampo ci fa perdere subito liquidi e ci permette di dimagrire in 3-4 giorni. Poi però, le persone sperimentano “l’effetto bilancia impazzita”: la bilancia continua a salire, qualsiasi cosa facciano prendono peso.
Io purtroppo ho sperimentato spesso questo effetto collaterale della bilancia e per me l’unica strada per stare sempre in forma è non misurarmi sulla bilancia.
Insomma, la bilancia può demotivarci, motivarci o assillarci a seconda dei casi. Per questo è bene capire che tipi siamo: così come esiste una dieta per noi, anche l’uso di strumenti per il controllo del peso va personalizzato. Il risultato non è solo perdere più peso, ma anche non perdere la testa.