La famosa pillola Alli, farmaco da banco a base di Orlistat/tetraidrolipostatina e utilizzato come pillola contro l’obesità, ha avuto dei trascorsi burrascosi da quando è stato messo in commercio e dall’inizio del 2014 era stato oggetto di una nuova, ennesima indagine della Food and Drug Administration, che, pur non avendone causato l’effettivo ritiro dal commercio europeo, ne aveva sancito l’irreperibilità. Chi cercava questo farmaco per dimagrire in farmacia non lo trovava, ed era impossibile ordinarlo su internet: questo noto farmaco dimagrante è infatti famoso per ridurre in modo efficace l’assorbimento dei grassi fino al 25% del quantitativo assunto nei pasti e se associato a una dieta ipocalorica aiuta a far dimagrire più che con altre pillole dimagranti. Insomma: non propriamente un farmaco miracoloso visto che la dieta deve esserci comunque, ma complice il fatto che fosse un farmaco da banco e perciò ordinabile senza prescrizione medica, Alli Orlistat ha fatto sempre molto parlare di sé, soprattutto tenuto conto che alla sua popolarità si associavano i pareri contrari sui suoi effetti collaterali, che pur essendo rari erano gravi e in alcuni casi gravissimi. Infatti le controindicazioni comprendono rischi di danni all’apparato digerente, danni renali ed epatici ed effetti più gravi sul lungo termine. Così da qualche anno la FDA aveva aperto delle indagini su alcuni farmaci includendo l’Alli, che per questi motivi era stata ritirata dal commercio in più occasioni. Da ultimo nel 2014 per via di dubbi sulla sua efficacia in rapporto agli effetti collaterali, vietandone il commercio online, negli Stati Uniti e in alcuni Paesi, e di fatto la disponibilità nelle farmacie anche italiane. Ora la Alli Orlistat risulta ufficialmente sdoganata (senza variazioni di sorta) e tornerà presto sugli scaffali delle farmacie: la FDA la promuove per l’ennesima volta, come farmaco efficace per il dimagrimento. Attenzione però: efficace è un conto, innocuo un altro.