Last Updated on 14 Marzo 2018 by Eleonora Bolsi
La dieta senza scorie è un tipo particolare di regime dietetico che non prevede fibre e altre scorie che possono “intasare” l’intestino, per esempio i semini di alcuni frutti, le bucce e le coste di verdura, i cibi integrali e tutte quelle fibre insolubili che aiutano la regolarità perché non vengono digerite se non parzialmente, ma che sono controindicate in alcune situazioni. Quello della dieta senza scorie è un regime dietetico molto particolare, indicato quasi esclusivamente nei 3-4 giorni precedenti ad alcuni esami specialistici, come la colonscopia, dopo alcune operazioni, ma anche negli stati più acuti della sindrome del colon irritabile, in caso di diverticolite, fermentazione intestinale eccessiva, in caso di diarrea o eccessiva stitichezza con accumulo di gas intestinali e dolori addominali, e in generale se siamo nella fase acuta di una colica intestinale. Ovviamente la dieta senza scorie è un regime dietetico restrittivo, da usare solo in caso di necessità o solo quando lo prescrive il medico per fare determinati esami. Quando soffrivo di colon irritabile, l’ho spesso seguita per alcuni giorni con successo.
DIETA SENZA SCORIE
Principi generali: per qualche giorno o secondo un tempo indicato dal medico, occorre astenersi dai seguenti cibi: legumi, frutta e verdura, cereali integrali e latticini, ma anche zuppe e minestroni o frullati e sughi, semi oleosi, frutta secca, cioccolato e cacao, caffè e tè tradizionali, e tutti i prodotti dolci comprese le marmellate.
Cosa si può mangiare nella dieta senza scorie: si può mangiare con moderazione pasta e riso in bianco con olio a crudo e parmigiano, pane bianco tostato (non pane bianco ricco di mollica, né con croste spesse), fette biscottate normali e non integrali, cracker non integrali, tè o caffè senza caffeina e teina allungati con poco latte scremato. Niente latte vegetale. Per evitare carenze di vitamine e sali minerali, si possono bere con moderazione dei succhi da estrattore (per esempio uno al giorno), cercando però di escludere la frutta zuccherina o una spremuta di agrumi priva di residuo (cioè solo succo) e nessun succo confezionato.
Si possono mangiare carni bianche, carni magre prive di grasso, pesce, con cotture leggere e condimento con olio di oliva a crudo. Tra i salumi sono preferibili solo poca bresaola o prosciutto crudo. Non si possono usare spezie, né triti di erbe aromatiche. Non si può bere alcol, masticare gomme o bere bevande gassate. Si devono evitare tutti gli zuccheri, e si può dolcificare con un po’ di miele. Se il medico lo consente (se per esempio fare una dieta senza scorie prima di un esame) o se le condizioni lo consentono, si possono consumare piccole porzioni di verdure poco fibrose, come cetrioli (privati dei semi), zucchine cotte, valeriana, passati di zucca, passato di spinaci cotti. In altri casi alcuni centri medici possono ammettere del brodo vegetale o di carne filtrato e delle patate senza buccia.
Per i vegani è concesso del tofu al naturale, ma occorre sempre parlarne con il medico se la dieta senza scorie è di preparazione a un esame o a un intervento. Si deve bere molto lontano dai pasti, e, nel caso di dieta senza scorie prima di un esame, il medico potrebbe darvi un lassativo, o optare per una dieta completamente liquida il giorno prima dell’esame.
Sempre se il medico lo consente, è possibile consumare anche banane, melone e anguria, preferibilmente lontano dai pasti che contengono carboidrati. In alternativa a carne e pesce possono essere consigliati degli albumi o delle uova intere, e, con moderazione, si può sorseggiare poco latte di kefir o un prebiotico senza zucchero al mattino. Un esempio di dieta senza scorie è per esempio la dieta Brat, mentre un protocollo simile, pensato per chi soffre di disturbi intestinali, è la dieta Gaps.
Per saperne di più: la dieta senza scorie secondo la Fondazione Veronesi.