mercoledì, Ottobre 30

Quando mangiare la frutta? Lontano o dopo i pasti?

Last Updated on 18 Dicembre 2017 by Eleonora Bolsi

Quando mangiare la frutta, lontano o dopo i pasti?
La risposta è dipende, perché possiamo ottenere dei vantaggi e degli svantaggi sia mangiandola dopo pasto che lontano dai pasti. Se decidiamo di mangiare la frutta dopo pasto, la cosa varia dal tipo di frutta e dalla quantità, ma soprattutto dal tipo di pasto che andremo a fare. Questo ragionamento va applicato anche alla colazione. Se invece la mangiamo lontano dai pasti, il mio consiglio è di non mangiarla mai da sola, e in questo articolo vedremo perché.

QUANDO MANGIARE LA FRUTTA, DOPO O LONTANO DAI PASTI?

FRUTTA DOPO PASTO, VANTAGGI E SVANTAGGI. 
La frutta contiene carboidrati di tipo semplice, ripartiti secondo delle variabili che dipendono dal tipo di frutta in glucosio e fruttosio (ci sono cioè tipi di frutta che contengono più fruttosio di altri), in concentrazioni che vanno dai 5-6 grammi di zuccheri per i frutti rossi (dal ribes alle fragole) fino ai 14-16 grammi ogni 100 gr di mandarini, uva, banane.

I vantaggi della frutta dopo pasto sono molti:
– contiene vitamine, fibre e sali minerali, oltre ad acqua, che aiutano anche ad assimilare meglio i nutrienti del pasto. Per esempio, la vitamina C contenuta in molta frutta ci aiuta ad assimilare il ferro contenuto nei legumi e nei vegetali. Al tempo stesso aiuta il fegato a smaltire meglio i grassi del pasto. Il suo pool di enzimi aiuta la digestione.
– per molte persone, la frutta aiuta a chiudere il pasto. La frutta aumenta la sazietà, e ci permette con il suo gusto dolce di chiudere il pasto come un dessert, e “sciacquare la bocca” dopo avere mangiato cibi salati.

Ma c’è anche qualche svantaggio: 
la frutta contiene più zuccheri della verdura, e se abbiamo mangiato un piatto di pasta prima, gli zuccheri della frutta si aggiungono al carico di zuccheri complessivo del pasto. Perché questo non avvenga, dovremmo ridurre le dosi di pasta, riso, pane o patate del nostro pranzo. Ma se abbiamo già mangiato un piatto da 60-70 grammi di pasta o riso, gli zuccheri della frutta vanno ad aggiungersi a quelli già presenti nel nostro primo piatto, quindi anche se il carico glicemico di tutto il pasto sarà inferiore, avremo assunto più zuccheri che non, per esempio, associando al piatto di pasta delle proteine e delle verdure in foglia. Quindi per una persona con problemi di glicemia, è sempre meglio optare per un pasto con verdura, proteine e piatto di pasta, per esempio un monopiatto (pasta al tonno con zucchine e pomodorini) o un pasto con un antipasto (un carpaccio e un’insalata) prima del piatto di pasta o riso, al posto di un piatto di pasta al sugo da 80 grammi più una bella porzione di frutta da 150-200 grammi.
– perché la frutta non incida negativamente sul carico glicemico complessivo del pasto, dovremmo mangiarne sui 100 grammi, per non rischiare di introdurre troppi zuccheri. Ma la maggior parte dei frutti pesa di più.
la frutta contiene due zuccheri che causano fermentazione intestinale, in particolare il fruttosio (da cui derivano anche i fruttani) e i polioli. Se soffrite di pancia gonfia e problemi di aria nella pancia o di digestione lenta, questo tipo di frutta renderà più gravosa la digestione del pasto e creerà fermentazione.

Vediamo ora pro e contro della frutta lontana dai pasti e delle soluzioni per capire da noi quando mangiare la frutta. (SEGUE A PAGINA DUE)