Last Updated on 8 Dicembre 2017 by Eleonora Bolsi
Oggi ho deciso di pubblicare una testimonianza importante, quella di una lettrice del mio blog che con il tempo è anche diventata un’amica, Valentina. Lo faccio perché conosco molte altre ragazze come lei che, pur essendo perfettamente nel loro peso, a un certo punto della loro vita si convincono di dove essere più magre e in forma, anche non avendone bisogno. E finiscono per essere ossessionate dal cibo, e soffrire di molti problemi di salute a causa di questa ossessione. Penso che le sue parole siano importanti, e penso che faresti un gran regalo a te leggendo e facendo leggere questa sua testimonianza.
DALLA VOGLIA DI DIMAGRIRE ALL’OSSESSIONE
La testimonianza di Valentina
Mi presento: mi chiamo Valentina Fassone, una ragazza ormai donna di 25 anni.
Come tante ragazze della mia età ho sofferto di disturbi alimentari.
Cominciò tutto per caso, un giorno il mio fidanzato (ormai ex) mi disse “sai ti vedo un po’ ingrassata, più gonfia”.
Ci rimasi male ma a quel punto io che sono sempre stata magra pensai di dover ricorrere all’aiuto di una nutrizionista.
Errore madornale, almeno nel mio caso: la nutrizionista non mi visitò neanche e mi diede una dieta da 1300 calorie pur essendo io perfettamente normopeso per la mia altezza ed età.
Ma non lo sapevo, perciò le diedi fiducia e iniziai nell’immediato la dieta che mi prescrisse, con una tenacia e rigidità da far spavento. Nell’arco di 20 giorni scesi da 61 a 55 kg. Il problema non fu la perdita di peso di per sé, ma di non riuscire più a fermarmi, volevo continuare a perdere peso, era diventata ormai una fissazione.
Quando notai che la dieta per quanto fosse sempre più restrittiva non bastava più ho pensato di dover agire diversamente, iniziai a fare palestra in maniera più seria, andavo quasi tutti i giorni, mi facevo seguire da diversi personal trainer che non fecero altro che peggiorare la mia situazione, crearono nella mia testa ancora più insicurezza e paura, se non andavo ad allenarmi passavo pomeriggi e mattinate a camminare o fare qualsiasi attività pur di non rimanere ferma, per poter smaltire le calorie assunte, secondo il mio pensiero era la cosa giusta da fare. Qualsiasi alimento che non era classificato come “cibo sano” mi terrorizzava, mi mandava in paranoia, iniziai così a non concedermi più nulla, tolsi dalla mia dieta il sale, lo zucchero e i grassi, iniziai a mangiare poco, calcolato e tutto rigorosamente pesato.
Il tutto iniziò a portarmi disturbi rilevanti: blocco del ciclo e problemi alla tiroide.
Questi disturbi non mi hanno però bloccata e fermata, continuavo imperterrita la mia “battaglia” contro la bilancia.
Mi sentivo svuotata, come se tutti i sentimenti le emozioni e la vita fossero svanite, mi sentivo in una gabbia buia e stretta dove non avevo il potere di muovermi e decidere, avevo il terrore di sprofondare ancora più in basso, avevo il timore di perdere il controllo e mi aggrappavo ancora di più all’alimentazione, mi guardavo sotto la doccia o davanti allo specchio e mi veniva la voglia di strapparmi la pelle da dosso, avevo voglia di non essere io, mi veniva voglia di vomitare, come per espellere quella parte di me che non andava bene, quella parte “sbagliata”.
Capii di avere bisogno di aiuto. Ho quindi iniziato a seguire la pagina facebook di Dcomedieta e tramite i suoi articoli ho scoperto che molto probabilmente avevo un disturbo alimentare.
Un giorno ho preso coraggio e ho deciso di scrivere alla persona che gestiva la pagina per avere un suo parere, ero spaventata ma avevo bisogno di conforto, ero in cerca di aiuto. Da quel momento “D” mi ha aiutato tantissimo, facendomi capire sempre quale fosse la cosa giusta da fare. Ho iniziato quindi a voler uscire dai disordini alimentari che mi portavano a così tanta sofferenza fisica e mentale. Ovviamente non posso dire che è stata una passeggiata: la lotta con il proprio corpo e cervello non è mai una cosa semplice da risolvere, bisogna sbloccare la mente dagli schemi e dalla rigidità in cui si trova ma con il giusto approccio ci si può riuscire e io come tante altre persone ne siamo la prova. Personalmente ho chiesto aiuto oltre che a Dcomedieta anche a una psicologa, una ginecologa e un dottore, ho dovuto intraprendere cure molto fastidiose e invasive per far tornare il ciclo e risistemare anche il fisico in maniera generale. Ho cambiato attività fisica ed ho iniziato a svolgerne una che mi piacesse realmente e portasse soddisfazione. Ho voluto anche diminuire i giorni di allenamento a 2 volte alla settimana, l’attività di cui parlo e di cui è ormai nata una sana passione è il crossfit.
Ho preso decisioni importanti, ho dovuto “lasciare andare” alcune persone dalla mia vita per poter guarire del tutto, dovevo staccarmi da tutto ciò che non ritenevo salutare per la mia persona, allontanarmi da tutto ciò che mi separava dai miei obiettivi e sogni, ho quindi lasciato il mio fidanzato e perso alcune amicizie. Ho iniziato un nuovo percorso con me stessa, un cammino che mi ha portata in maniera automatica e naturale a non avere più disturbi alimentari e godermi finalmente la mia vita. Ho avuto la fortuna di conoscere persone nuove che mi hanno aiutato anche involontariamente ad uscire da quell’incubo che io stessa avevo creato. Adesso che ho ricominciato a vivere, non voglio più smettere di farlo ed auguro a tutte le persone in difficoltà di trovare dentro se stesse il coraggio: ci si può riuscire ma bisogna crederci.