Last Updated on 9 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
Mentre da noi se ne parla ancora poco, il brodo di ossa (va bene anche di lische) è ormai un trend alimentare all’estero, in particolar modo negli Stati Uniti. Il motivo? Le ossa “mineralizzano” l’acqua durante la bollitura, ma soprattutto trasferiscono nel brodo buona parte del loro collagene e di proteine ad alta biodisponibilità. Il risultato? Un alimento molto sano, ipocalorico ma altamente nutriente, che nelle nostre tavole appartiene alla tradizione, ma che molto spesso viene snobbato:
peccato, perché il brodo di ossa è naturalmente ricco di un aminoacido chiamato glicina, il più piccolo aminoacido, utile alla formazione naturale del collagene. Senza una buona integrazione di glicina, il nostro corpo fatica a creare collagene da solo, a tutto svantaggio della nostra salute e del nostro aspetto. Infine, il brodo di ossa è un amico del metabolismo: i suoi nutrienti ridurrebbero lo stress, favorirebbero il recupero muscolare negli sportivi, aiuterebbero a ristabilire i naturali ritmi circadiani.
Tanto che esiste una dieta a base di brodo di ossa, anzi due. Una è la dieta GAPS, ideale per chi ha problemi di digestione e pancia gonfia e disturbi attinenti. La dieta GAPS si basa sul brodo di ossa di carne e di parti grasse o midollo ed è una dieta curativa (la trovi qui).
La seconda dieta è nuova: promossa dalla dottoressa Kellyann Petrucci, si chiama la “Bone Broth Diet“, ed è un regime che unisce il detox alla dieta 5:2 fino alla paleodieta. Uno schema misto che secondo la dottoressa permette di perdere fino a 6 chili in 21 giorni.
Come funziona? Seguimi a PAGINA 2.