Last Updated on 4 Novembre 2019 by Eleonora Bolsi
Vi ho già parlato di Isabel Foxen Duke, esperta nel campo dei disordini alimentari che con il suo blog ha aiutato tantissime donne a uscire dalla trappola della fame nervosa e continua e migliorare il loro rapporto con il cibo e con se stesse.
E’ lei a spiegarci per quale motivo l’ufficio diventa la tomba della nostra forma fisica. E quattro mosse per superare tutte le insidie che ci spingono a mangiare troppo al lavoro.
COME SMETTERE DI MANGIARE PORCHERIE IN UFFICIO
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Al lavoro mangi per stress
I momenti in cui lavoravo in ufficio sono coincisi con quelli in cui mangiavo in modo più disordinato. Tenevo in un cassetto della scrivania qualsiasi cosa e la mangiavo praticamente in modo automatico.
Come evitare tutto questo? Semplicemente creando delle abitudini alimentari, degli appuntamenti con il cibo che ci levino il vizio di mangiare in continuazione. Ore 10? Pausa caffè, a cui possiamo aggiungere della panna al posto dello zucchero. Ore 11? Piccolo snack, il più possibile vegetale, ma zuccherino. Una mela, anche disidratata e a fette, o una banana o 5 datteri. -
Ti stanchi, ti esaurisci e …. mangi.
Se il lavoro è molto stancante, è normale che scatti una fame esagerata, per esempio quando usciamo dall’ufficio o torniamo a casa. Utile in questo caso mangiare 2-3 cubetti di cioccolato extrafondente (più amaro è meglio è, il trucco è questo), mentre Isabel consiglia di curare di più il sonno e crearsi delle “isole” di relax, per esempio yoga in palestra, la manicure, lo shopping anche frivolo. In genere sono tutte cose che distraggono mente e mandibole.
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Ammazzi il tempo e le pause morte con uno snack.
Quando prendi fiato in ufficio ti sembra di non avere niente da fare. Oppure stai facendo un lavoro particolarmente noioso e ti daresti volentieri la carica con qualche biscotto. Fai qualcos’altro. Usa una pallina antistress, messaggia, se possibile prova a sentire musica oppure focalizzati su cose che ti servono, per esempio su cose da acquistare per il tuo make up, o qualche accessorio o una pettinatura che potrebbe starti meglio.
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L’ufficio ti deprime e ti fa sentire in trappola.
Ci siamo passati tutti. A meno che non facciamo il lavoro dei nostri sogni, ci sembra di stare sprecando i nostri anni, di essere in una scatoletta di tonno e voler giustamente evadere, ma le bollette vanno pagate. L’insoddisfazione da lavoro è una delle trappole che ci spingono a mangiare di più.
Non se ne esce, ovviamente, mangiando. Si può pensare a cosa preparare a casa, ma l’ideale sarebbe invece programmare un viaggio, una piccola gita, pensare a un locale dove andare fuori a cena una sera, pensare a un film, evadere con la mente, ma non con lo stomaco. - E se non ce la facciamo?
Possiamo smangiucchiare un tronchetto di liquirizia non zuccherato (non se soffriamo di pressione bassa, però), o farci un tè o una tisana quando arriviamo a casa.O ancora, uno smoothie di verdure e frutta molto leggero, che ci darà la (giusta) impressione di curarci di noi stessi: frullate un bicchiere di succo di ananas senza zucchero con un cetriolo, mezza arancia e una pallina di gelato al limone, o un bicchiere di latte di riso senza zucchero con uno spicchio di finocchio, un cucchiaino di miele e mezza mela verde. Versate il tutto in un largo bicchiere colorato, e sorseggiatelo davanti alla finestra, seduti a le gambe distese.