Last Updated on 2 Novembre 2014 by Eleonora Bolsi
Avete presente quelle pubblicità dei prodotti della Mulino Bianco (ovvero della Barilla), in cui viene citato il lievito madre? Dalle merendine (io l’ho sentito per i Flauti proprio l’altra sera) al pane alle focaccine (Focaccelle, è il prodotto), è tutto uno specificare che sono fatti con il lievito madre. Visto il crescente interesse dei consumatori verso il cibo naturale e soprattutto la moda del lievito madre, che come alcuni di voi sapranno è una pasta lievitata che viene alimentata via via con nuova pasta e che, addizionata agli impasti, permette una lievitazione cento per cento naturale e più salutare (a differenza del lievito di birra che blocca alcuni processi chimici tipici della lievitazione, impoverendo così il prodotto finito), la Mulino Bianco sembra aver fiutato un nuovo mercato, e così ha iniziato a informare nelle pubblicità che in merendine e focacce ci sia il lievito madre.
Tuttavia, un’indagine del Fatto Alimentare ha svelato cosa c’è dietro questa indicazione: il lievito madre servirebbe a dare soltanto sapore, e non ci sarebbe nella forma naturale ma liofilizzata. Ora, immaginate un lievito madre liofilizzato (nelle pubblicità viene mostrato il vero lievito madre, nel seducente barattolo): non è il vero lievito madre. Ma a parte questo, secondo la Mulino Bianco non serve neanche come lievitante: ma se il lievito non serve come lievitante, perché dare tanta enfasi al fatto che sia stato messo nei prodotti? Infatti il vero lievitante usato dalla Mulino Bianco è il lievito di birra. Il lievito madre è insomma un additivo in forma liofilizzata.