Last Updated on 3 Dicembre 2014 by Eleonora Bolsi
Un’indagine su larghissima scala, che ha raccolto ben ottantacinque studi che si sono tenuti in questi anni, su un campione complessivo di 165 mila donne da ogni parte del Pianeta (che dite? possiamo prenderlo per un campione abbastanza largo da giudicarlo attendibile? Io direi proprio di sì), ha stabilito delle importanti relazioni alimentari tra cibo, la prevenzione del cancro al seno e la sopravvivenza dal cancro al seno per le donne già operate.
Questi i risultati: gli studiosi hanno affermato che le donne dovrebbero fare un’alimentazione a base di proteine vegetali più che animali, tendenzialmente ipocalorica (mangiare con moderazione), e riducendo l’introito in particolare di carne e latticini. Secondo gli esperti, un’alimentazione a base di soia può aiutare a contrastare le recidive ma anche prevenire. Per cui sì alla soia (rigorosamente bio e no OGM) e ai prodotti della soia, come latte di soia, tempeh, tofu, seitan. La dottoressa Rachel Thompson, a capo del WCRF, che ha condotto l’indagine, ha specificato che non intende far convertire le donne al vegetarianismo, ma suggerisce di fare in modo che i due terzi della dieta siano sempre frutta, verdura, cereali integrali e prodotti integrali. Un terzo può essere di proteine, alternando però la risorsa animale con quella vegetale proteica (soia e derivati, legumi).
Insomma, non soltanto troppe proteine animali fanno male, ma anche una dieta troppo proteica danneggia la salute delle donne. I medici raccomandano per la prevenzione del cancro al seno anche di rimanere sempre di un certo peso corporeo, facendo attività fisica e con attenzione alla dieta.