Last Updated on 7 Marzo 2016 by Eleonora Bolsi
Cosa ci piace del cosiddetto cibo di conforto? Se ci pensiamo è pieno di zuccheri (anche solo carboidrati), sale e grassi: sono cibo di conforto le patatine fritte, il gelato (che contiene molto zucchero), i dolci, gli snack, i formaggi grassi, le salse grasse, i condimenti pesanti, tutto ciò che possiamo sgranocchiare di gustoso, spesso pieno di additivi. Cosa fare per toglierci questa dipendenza da cibo?
Ecco quello che in questo articolo suggeriscono contro la fame nervosa, ansiosa o la dipendenza da cibo “emotiva”:
– identificare il nemico! La dipendenza da cibo può essere sociale (il fidanzato che ti vuole più in carne, la mamma che si preoccupa se sei sciupatello, gli amici abituati all’abbuffata), emotiva (stress, ansie e depressioni? massì, coppona di gelato davanti alla tv e tutto passa!), da situazione (esci di casa, il panificio ha appena sfornato il pane), fisiologica (mangio tanti zuccheri perché soffro sempre di pressione bassa!)
– evitare l’abitudine, o anche solo modificarla: se ti fai il dolcetto prima di andare a dormire, non riuscirai a prendere sonno senza. Bisogna aggirare l’ostacolo anziché pensare di potersi sacrificare. Se facciamo uno sgarro, evitiamo di ripeterlo, mentre se abbiamo un’abitudine, cerchiamo di modificarla in modo che non ci faccia male (un cucchiaino di marmellata senza zucchero al posto del cucchiaino di nutella, uno yogurt alla stracciatella al posto della barretta al cioccolato, un gelato a basso contenuto di grassi rispetto alla tradizionale vaschetta, sottaceti al posto di patatine per l’aperitivo, un pezzo di cioccolato fondente amaro e una tisana).segue a pagina due.