La dieta Hay o dieta dissociata è una di quelle diete che si possono sperimentare con successo per perdere gonfiore addominale, ridurre il girovita e perdere qualche chilo, e anche se questo tipo di dieta fa a cazzotti con l’idea del pasto bilanciato e della riduzione del carico glicemico dei pasti associando ai carboidrati (che alzano la glicemia) le proteine (che non la alzano) aumentando il senso di sazietà, ci sono degli indiscutibili vantaggi a mangiare dissociato per un periodo limitato di tempo.
I PRO DELLA DIETA DISSOCIATA
1) La dieta dissociata non si basa su pasti bilanciati, ma sulla divisione dei pasti secondo la regola acido/alcalino. Un pasto glucidico, ovvero a base di carboidrati complessi, può essere associato solo a verdure e a grassi (e ad alcuni tipi di frutta) perché è a base alcalina; un pasto proteico può essere associato a verdure e a grassi perché è a base acida. Associare alimenti a base acida con alimenti a base alcalina era per il dottor Hay non soltanto sbagliato, ma causava fermentazione intestinale. Il che a mio avviso non è completamente falso. Se riduciamo il carico glicemico dei pasti mischiando ai carboidrati le proteine, i tempi di digestione si allungheranno: questo ci farà sentire sazi più a lungo, ma significa anche che il cibo ci mette più tempo a passare per il tratto digerente, causando, ahimè, fermentazione. Se da una parte la fermentazione non è un fenomeno da condannare, perché sviluppa delle sostanze necessarie al nostro metabolismo, dall’altro un eccesso di fermentazione da cattiva digestione porta a costipazione, aerofagia, addome teso e dolorante.
2) Dividendo i pasti per macronutrienti (un pasto a base di carboidrati, uno a base di proteine), le persone tendono a mangiare in modo automaticamente più semplice. E più magro. Sì alla pasta con verdure, no alla carbonara o alle lasagne. Sì alla bistecca con insalata e no alla bistecca con patate o all’hambuger. E’ dimostrato che mangiare in modo più semplice è una delle chiavi più efficaci per perdere peso senza dieta. Inoltre, molti cibi industriali che hanno elementi in parte proteici in parte complessi sono eliminati automaticamente. A tutto vantaggio della dieta.
3) Migliorare la digestione significa aiutare il metabolismo.
4) La dieta dissociata è una dieta a base vegetale, che spinge al consumo della frutta fuori pasto e della verdura in accompagnamento sia dei carboidrati che delle proteine in modesta quantità.
5) Nella dieta dissociata si spinge il consumo di carboidrati nella prima parte della giornata, favorendo l’astensione da dolci e pane la sera. Il che non è male, se si pensa che la cena è proprio il momento in cui chiusa la giornata lavorativa, tendiamo a mangiare di più.
DIETA DISSOCIATA: A CHI E’ SCONSIGLIATA?
Rispetto a molte altre diete, la dieta dissociata è sicura per tantissime persone, e non presenta infatti particolari controindicazioni. Tuttavia, la dieta aiuta chi soffre di problemi digestivi senza risolverli.
PROVATE A FARLA CON QUESTE SEMPLICI REGOLE:
1) Non associare carboidrati (pane, pasta, riso, cereali e prodotti da farine, patate, carote) con le proteine (carne, pesce, uova e formaggi) ma con condimenti grassi e verdure. Non associare proteine con carboidrati ma con verdure e grassi.
2) Non associare più carboidrati tra di loro (in uno stesso pasto no a pane più pasta) o proteine tra loro (in uno stesso pasto no a uova e carne o formaggio e pesce).
3) Mangiare ogni 4 ore
4) Mangiare la frutta lontano dai pasti.
5) Mangiare i legumi da soli con verdure e grassi
6) Non mangiare latte a colazione o ridurlo al minimo
7) I carboidrati devono essere solo integrali
8) Carboidrati e proteine devono essere ridotti rispetto alla verdure
Un esempio di dieta dissociata:
Colazione glucidica: caffè o tè, fette biscottate o pane con burro e marmellata, una banana.
Alimenti tollerati per la colazione: biscotti fatti in casa e torte fatte in casa (ma con uova, meglio solo tuorli e burro, possibilmente senza latte: per esempio biscotti e torte a base di frolla)
Spuntino: un’arancia, una pera, una mela o altri frutti aciduli
Pranzo: fino a 60 grammi di pasta o riso integrale (o fino a 80 grammi di legumi) con 2-300 gr.verdure (ma no al pomodoro, sì a zucca, carote, rape oltre a tutte le altre verdure) e olio o burro (spezie e aromi sono a piacere), insalata mista per secondo. Volendo è possibile finire il pasto con mezza banana (frutto dolce) o dei fichi secchi o delle prugne per chi necessita della frutta.
Spuntino: uno yogurt
Cena: carne o pesce o crostacei o salumi o uova o formaggio in una porzione di massimo 150/200 grammi. Un grosso piatto di verdure a scelta (compresi pomodori: no a carote, patate, patate novelle, rape, zucca) condite con olio e burro, aromi o erbe o semi oleosi. Una decina di noci, nocciole o mandorle o pistacchi a fine pasto (no arachidi).