Ma i legumi sono proteine o carboidrati? E il gelato è uguale allo yogurt? Ma anche lo zucchero è un carboidrato? E come devo considerare l’avocado? Ecco, durante la giornata ricevo tantissimi messaggi di questo tipo. Il che mi costringe a fare un passo indietro, e a considerare che moltissime persone fanno confusione tra carboidrati, proteine e grassi, non sanno quanti mangiarne, pensano solo alle calorie (quelle le abbiamo imparate, ok) e soprattutto confondono i cibi che li contengono.
Ma se le calorie contano, che ce ne frega dei macronutrienti? Eh, no. Non contano solo le calorie. Se mangiamo pochi carboidrati otterremo una reazione (non sempre il dimagrimento), se mangiamo poche proteine ne otterremo un’altra. In questo articolo cercherò di essere breve e vedere le regole fondamentali per un’alimentazione equilibrata.
ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA
Ecco cosa sapere. Partiamo dai carboidrati, e nei successivi articoli vedremo anche grassi e proteine.
I macronutrienti sono tre, ma anche quattro (sì, lo so, partiamo male): carboidrati, proteine, grassi e fibre. Le fibre non sempre vengono considerate un macronutriente, ma in realtà non contano come carboidrati perché non vengono assimilate, e sono necessarie nella nostra dieta. I micronutrienti sono vitamine e sali minerali. I macro ci portano nutrimento ed energia, dunque anche calorie. I micro sono principi nutritivi, essenziali per vivere ma che non ci portano energia.
Vediamo ora i macronutrienti iniziando dai carboidrati.
Quali sono i carboidrati?
CARBOIDRATI: carboidrati e zuccheri SONO LA STESSA COSA. Sono omonimi. Sono glucidi. Volgarmente sentirete dire che i carboidrati sono il pane, la pasta o la pizza, gli zuccheri il miele, lo zucchero da tavola e in generale i dolci. No, è una sciocchezza. Sono tutti carboidrati. Tutti zuccheri. Tutti glucidi. Semplicemente hanno una composizione chimica diversa (complessi sono polisaccaridi, semplici mono e disaccaridi) per cui li distinguiamo in complessi e semplici. I carboidrati complessi in generale rilasciano energia più lentamente di quelli semplici. (SEGUE A PAGINA DUE)