Dieta per chi lavora da casa secondo il prof. Calabrese

Mettersi a dieta per chi lavora da casa o dieta per chi è in smart-working.
Sono moltissime le persone che scelgono di lavorare da casa: per esempio, le casalinghe, anche se il lavoro di casalinga non è spesso riconosciuto come lavoro, e chi ha la possibilità di lavorare in remoto.
Molto probabilmente quando si sta a casa fare più attenzione a ciò che si mangia è la mossa migliore.

I rischi per chi lavora da casa

Stare a casa tutto il giorno può essere pesante tanto quanto lavorare fuori, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista “calorico”. Le abitudini sono diverse, l’assenza di movimento da spostamenti obbligati si traduce in maggiore ore di sedentarietà, anche se non per forza. Di nuovo, pensiamo alle casalinghe.
Inoltre, stare a casa porta più facilmente a orari meno regolari e a spuntini frequenti. La dispensa è là. Il frigo pure.

D’altra parte, come ho spiegato nell’articolo sul come lavorare a casa senza ingrassare, bisogna anche tenere in conto che se non ci organizziamo facendo un po’ di attività fisica tra le mura domestiche il rischio di ingrassare c’è.
Anche mangiando le stesse cose di chi lavora fuori.

Ma la soluzione esiste. Ovvero capire come stare a dieta per chi lavora da casa, spiega il prof. Giorgio Calabrese.

Che non significa mettersi a dieta dimagrante rigida, ma adottare delle semplici misure per evitare di ingrassare.

LA DIETA PER CHI LAVORA DA CASA SECONDO IL PROF. CALABRESE

In una recente intervista, il prof. Giorgio Calabrese, il dietologo italiano per eccellenza, ha spiegato che sarebbe meglio ridurre le calorie giornaliere, mangiandone 300 circa in meno, se si è scelto di lavorare in smart-working o si sta a casa.

Questo secondo Dcomedieta vorrebbe dire, per una donna, a seconda dell’età e della conformazione fisica, introdurre da un massimo di 1700 calorie giornaliere a un minimo di 1450 calorie circa se si sta a casa. Chiaramente, senza contare il livello di attività fisica comprensivo di un’attività sportiva indoor.

Ma senza tagliare oltre, perché, spiega sempre il professore, stare tutto il giorno o la maggior parte del tempo a casa non aiuta l’umore, e può favorire situazioni stressanti. Che possono a loro volta causare cali glicemici, con conseguente voglia di dolci.

Vediamo un piano semplice che ci possa aiutare a regolare chi sceglie di lavorare a casa o svolge il lavoro casalingo.

DIETA PER CHI LAVORA DA CASA O IN SMART-WORKING: REGOLE

L’ideale è fare cinque pasti al giorno, come in genere il dottore suggerisce sempre nelle sue diete: uno spuntino a metà mattina e una merenda, e poi colazione, pranzo e cena.

Un menu indicativo può essere il seguente. Tra parentesi ci sono i suggerimenti di Dcomedieta.

IL MENU

Colazione: un bicchiere di latte (parzialmente scremato o scremato) o una spremuta, caffè o tè, un prodotto da forno ai cereali (per esempio 2-3 fette biscottate o 3 cucchiai di cereali da colazione o 30 grammi di biscotti integrali secchi) oppure una fetta di pane tostato con un cucchiaino di marmellata o miele o ancora della frutta fresca (200 grammi).
Al posto dei cereali va bene anche una fettina di torta fatta in casa.

Spuntino: un frutto, uno yogurt magro o 20 grammi di prodotto da forno (crackers, biscotti, fette biscottate o una barretta ai cereali tipo Fitness).

Pranzo. Un piatto di pasta e legumi con aggiunta di verdure di stagione o con contorno di verdure di stagione crude o cotte. Poco olio (1-2 cucchiaini).
**Al posto di pasta e legumi: patate e legumi, pasta e patate (50 grammi di pasta e 100 grammi di patate) o un piatto di pasta integrale con verdure o pasta di legumi con verdure o un’insalata di legumi lessi e verdure.
Un piccolo frutto o degli agrumi a fine pasto.
(Per pasta e legumi: considerare circa 50 grammi di pasta e 40 grammi di legumi secchi o 120 grammi di legumi lessi. Se solo pasta: considerate 70 grammi. Se solo piatto di legumi e verdure: 80 grammi circa da secchi di legumi più le verdure).

Merenda: piccolo gelato alla frutta (ghiacciolo o piccola porzione di sorbetto) o una bevanda calda con 20-25 grammi di prodotto da forno (due biscotti secchi, un pacco di pavesini)

Cena: passato di verdure o passato di verdure e legumi (se non li abbiamo mangiati a pranzo, per esempio). Seguito da piccolo secondo di carne bianca o carne rossa (120-100 gr) o due uova o piccola porzione di formaggio o latticino (50 gr). Pane integrale: 50 grammi.

Acqua: berne 8-10 bicchieri.
Bonus: piccola aggiunta di cioccolato al latte (10 grammi) se ci si sente giù di umore, per favorire la conversione di triptofano in serotonina.

Per attacchi di fame: una mela o una pera o della verdura cruda (pomodori, finocchi, cetrioli).

Vedi anche: La dieta intelligente del dr Calabrese.