Last Updated on 2 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
E torniamo a parlare del dottor Valter Longo, Professore ordinario di gerontologia e di scienze biologiche, noto per le sue ricerche sulla longevità che negli Stati Uniti l’hanno portato a diventare uno dei nomi di punta nel campo della ricerca sulla salute e sulla longevità.
Ideatore della Fast Mimicking Diet, cioè di quella che i giornali italiani hanno reso nota come la dieta mima-digiuno (5 giorni di forte restrizione calorica secondo un protocollo che prevede una precisa ripartizione dei macronutrienti, protocollo da ripetere una tantum per essere in salute), il dottor Longo è direttore dell’Istituto di longevità presso la University of Southern California di Los Angeles e direttore del Laboratorio di oncologia e longevità dell’Istituto Firc di oncologia molecolare (Ifom) di Milano.
Suo è il libro ‘La Dieta della longevità‘ (Vallardi Ed.), libro con cui Longo traccia le linee guida di una dieta salutare che coniughi appunto, salute, peso forma e un minor rischio di contrarre gravi malattie, grazie a un sistema immunitario più forte.
Una dieta che punta tutto sui nutrienti, che non taglia drasticamente le calorie e che si rifà al modello della dieta mediterranea che secondo recenti studi è risultato il migliore: non la dieta nostrana e occidentalizzata, ma un regime alimentare che prevede largo consumo di vegetali, pesce, specialmente azzurro, e olio extravergine di oliva in quantità. Nel caso di Longo, l’impostazione di base della dieta è di fatto pescovegana e ipocalorica: legumi e pesce costituiscono le principali fonti proteiche, mentre la base della piramide della longevità è fornita da fonti sane di carboidrati complessi.
Vediamo la dieta salutare del dottor Longo in “pillole”:
1) La base della dieta salutare è vegana: il pesce si consuma dalle 2 alle 3 volte a settimana, variandolo (per esempio non sempre pesci di grossa taglia, non sempre tonno o salmone, ma anche crostacei, molluschi, pesce azzurro). In questo modo si tengono d’occhio le concentrazioni di mercurio dal pesce ma ci si assicura una buona dose di omega3.
2) Minimi grassi saturi e minimi zuccheri (d’altra parte se riduci le proteine animali al pesce di grassi saturi ne hai giocoforza pochi, a parte olio di cocco o di palma).
3) Consumare quotidianamente legumi come principale fonte proteica, ricordandosi di mantenere le proteine a 0,8 grammi per kg di peso corporeo.
4) Consumare molta verdura e fonti di carboidrati complessi (patate, cereali integrali)
5) Cercare di mangiare in un arco di 12 ore, cenando presto, ovvero lasciando almeno 3 0 4 ore di riposo intestinale prima di dormire.
6) Ogni 1-6 mesi, fare un ciclo di dieta mima-digiuno (ve la riporto qui)
7) Fare non più di 2 o 3 pasti al giorno, con uno spuntino ipocalorico (massimo 100 calorie)
8) Cercare di tenere sotto controllo il peso.
9) Usare olio extravergine di oliva come principale fonte di grassi quasi senza risparmiarsi: dai 3 ai 7/8 cucchiai al giorno (cioè dai 50 ai 100 ml).