Last Updated on 2 Novembre 2015 by Eleonora Bolsi
Secondo un nuovo studio, a favorire il dimagrimento, a impedirci di ingrassare e a ridurre i rischi di sindrome metabolica ci sono sempre loro: le fibre, e in particolare le fibre solubili. Non è infatti il primo studio, questo della Georgia State University, a stabilire che una dieta a base di fibre solubili ridurrebbe l’accumulo di peso e il rischio di sviluppare condizioni correlate all’obesità, ovvero la sindrome metabolica. Studi precedenti avevano infatti stabilito che chi mangiava almeno 30 grammi di fibre al giorno tendeva a dimagrire, indipendentemente dal tipo di dieta scelta (e senza contare le calorie). Secondo i ricercatori della Georgia State University, una dieta povera di fibre solubili causerebbe un impoverimento della flora batterica intestinale, e la tendenza a ingrassare dei topi coinvolti nell’esperimento. Se invece i topi mangiavano cibi che contenevano fibre solubili, i primi miglioramenti si notavano dopo appena due giorni con la nuova dieta.
Le fibre solubili, anche dette viscose, infatti nutrirebbero la flora batterica intestinale sana, favorendo pancia piatta e regolarità.
Dove le possiamo trovare? Nei fiocchi di avena (che la mattina possiamo mangiare sotto forma di porridge: ecco cosa sapere su una delle colazioni più sane che ci siano e dei suoi vantaggi se soffri di pancia gonfia), nelle lenticchie, nelle pesche, nelle noci.
Se vuoi sapere come agiscono le fibre solubili e dove altro puoi trovarle, clicca qui in questo articolo.
Per provare a dimagrire con il potere delle fibre, prova invece la dieta delle fibre: via tre chili al mese. Senza ritorno!