Secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista “Biological Research“, le diete ricche di grassi potrebbero avere un effetto inaspettato sull’ansia. Ovvero… aumentarla.
Ebbene sì. Chi è ansioso dovrebbe mangiare meno grassi. Ma andiamo per ordine.
L’inaspettato effetto delle diete ricche di grassi sull’ansia
Lo studio esplora l’impatto negativo di una dieta ricca di grassi sull’ansia, analizzando il legame tra alimentazione, batteri intestinali e chimica del cervello. Gli scienziati hanno scoperto che i topi alimentati con una dieta ricca di grassi presentavano un aumento dei batteri Firmicutes e una diminuzione dei batteri Bacteroidetes nel loro intestino.
Inoltre, si è osservata una maggiore attività di geni associati alla produzione di serotonina, un neurotrasmettitore spesso definito “ormone del benessere”, ma che in alcuni neuroni può anche innescare l’ansia.
I ricercatori ipotizzano che una dieta ricca di grassi possa danneggiare la mucosa intestinale, permettendo ai batteri di entrare nel flusso sanguigno e comunicare con il cervello. Tuttavia, sottolineano che non tutti i grassi sono dannosi, e alcuni, come quelli contenuti negli avocado, potrebbero addirittura apportare benefici.
Ecco in sintesi i risultati ottenuti dai ricercatori.
Gli effetti sulla salute delle diete ricche di grassi
- Una dieta ricca di grassi può alterare la composizione dei batteri intestinali, favorendo la crescita di Firmicutes a discapito di Bacteroidetes.
- Questo squilibrio batterico potrebbe influenzare la produzione di serotonina nel cervello, con potenziali conseguenze negative sull’ansia.
- Danni alla mucosa intestinale causati da una dieta ricca di grassi potrebbero facilitare l’ingresso di batteri nel flusso sanguigno e la loro interazione con il cervello.
- Non tutti i grassi sono uguali: alcuni, come quelli presenti negli avocado, possono risultare benefici.
Considerazioni
Lo studio offre spunti interessanti sul legame tra alimentazione e salute mentale, ma è importante sottolineare che si tratta di una ricerca condotta su animali e che sono necessarie ulteriori indagini per confermare i risultati nell’uomo.
Inoltre, è fondamentale ricordare che l’ansia è una condizione complessa influenzata da molteplici fattori, tra cui stress, traumi e predisposizione genetica.