Diciamoci la verità: se volessimo veramente tapparci lo stomaco e basta con qualcosa di saziante sarebbe facile riuscirci, no? Basterebbe mangiare ingenti quantità di frutta e verdura e staremmo a posto. Purtroppo gli attacchi di fame non funzionano così, perché spesso non sono causati da ragioni fisiche, ovvero la fame, ma sono di natura psicologica: spesso vogliamo essere saziati da particolari alimenti, non ci interessa soltanto tapparci lo stomaco. Insomma, spesso gli attacchi di fame sono voglie irrefrenabili e irresistibili di qualcosa di proibito o appagante subito, e sono il motivo per cui la gente ingrassa.
Come possiamo fare per evitare questo inconveniente? Dal nostro cervello partono due segnali importantissimi che dobbiamo saper gestire se vogliamo combattere gli attacchi di fame: il senso di fame (appunto) e il senso di sazietà.
Quando gli attacchi di fame assomigliano a veri e propri raptus (è come essere addormentati, mangiare in sogno e svegliarsi dopo pochi secondi, accorgendoti di esserti fatta fuori mezza forma di formaggio, mi raccontò un’amica: quindici chili presi così), il senso di fame non è reale e il senso di sazietà non si avverte subito. Per questo come ho già scritto qui, occorre giocare d’astuzia.
La dispensa va programmata in modo tale da NON avere cibi molto grassi o zuccherini a portata di mano. La persona che soffre di attacchi di fame è incapace di saperseli gestire poco alla volta, per cui è meglio prevenire.
Inoltre potrebbe essere utile sapere cosa possiamo mangiare di modo da:
– appagarci
– evitare di ingrassare
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