Last Updated on 8 Febbraio 2023 by Eleonora Bolsi
Cosa c’entra un social come Tik tok con i disturbi del comportamento alimentare? Può diventare uno strumento di diffusione di contenuti sensibili, ad alto impatto emotivo?
Quali sono le responsabilità di questa piattaforma nel favorire fenomeni avversi nel rapporto con il cibo e con il proprio aspetto o corpo? Questo è quanto, più o meno consapevolmente, si stanno chiedendo tutti quelli che hanno un account su questo social.
Ma partiamo dall’inizio.
Tik tok e disturbi del comportamento alimentare
Tik tok, un social network basato sulla condivisione di video che ha avuto larga diffusione tra i giovanissimi, ha favorito l’emergenza di trend negli argomenti con contenuto di interesse più alto, polarizzando l’attenzione degli utenti verso alcune tematiche, e dunque sfavorendone altre. Se questa polarizzazione è evidente anche su Instagram, dove i trending topic riguardano perlopiù il cibo, le ricette, l’estetica e il fitness, i contenuti di intrattenimento comici e i viaggi, Tik tok ha tra i trending topic i disturbi del comportamento alimentare.
Il Doc come trending topic: cosa succede
Esistono influencer, perlopiù appartenenti al genere femminile, che sono affette da un Doc, in genere dal più pericoloso, ovvero l’anoressia nervosa.
Le persone che li/le seguono, direttamente o perché i loro video capitano nei suggerimenti (con quale criterio non si sa, a parte quello della popolarità), sono a loro volta combattute.
Parliamo di ragazze e ragazzi che sembrano legate-i e quasi dipendenti dalle attenzioni che ricevono dai social, ma al tempo stesso mostrano comportamenti rischiosi, e il dubbio è che la loro popolarità come influencer possa influenzare altri giovani a adottare comportamenti a rischio pur di emergere a loro volta.
Chiaramente, qui non si sta dicendo che un social possa “causare” un disturbo del comportamento alimentare, che è invece un disturbo complesso, multifattoriale, in cui le attenzioni delle persone non possono sostituire il lavoro del terapeuta e quello delle strutture specializzate nella cura.
Nella relazione tra Tik Tok e i disturbi del comportamento alimentare sto invece dicendo altro.
Non è chiaro come gli utenti aiutino o peggiorino la condizione di queste persone malate, continuando a condividere e commentare i loro contenuti video.
Che è discutibile l’idea stessa, spesso manifestata da queste influencer, di poter essere utili ad altri giovani, mostrando come vivono la malattia, proprio perché questi contenuti non sono in alcun modo sostituibili al rapporto di cura e potrebbero persino essere di ostacolo a chi invece vuole guarire.
Infine, che è ambiguo il ruolo delle figure accudenti di questi ragazze e ragazzi malati, ovvero i genitori. A volte essi stessi godono di popolarità riflessa, aprendosi altri account che diventano cassa di risonanza del disturbo dei loro figli. Quanto questa popolarità sia voluta/desiderata o effetto indiretto di una volontà di testimonianza non è cristallino.
Il tribunale dei social
Sono inoltre accaduti episodi spiacevoli, per cui il social si è trasformato in un’arena giudicante o in un tribunale parziale. Influencer affette da anoressia che hanno incolpato altri content-creator di averle indotte alla malattia, parlando sui social degli strumenti per contare le calorie o di altri modi per perdere peso o prendere peso.
Influencer che si abbuffano in diretta, digiunano in diretta, mangiano in diretta, registrano le dirette dopo avere compensato le abbuffate, in genere dai bagni. Persone che si accusano a vicenda di essere diseducative, istigando a quello o a quell’altro disturbo.
Tik tok e la spettacolarizzazione del cibo
Un altro trending topic che rischia di degenerare è complementare a questo dei Doc. Mi riferisco al food porn, che come fenomeno non solo è dilagante, ma che ha poi dato vita ad altri sotto-fenomeni dei social, come il cucinarsi cibo eccessivamente grasso e zuccherino, mostrando di assaggiarlo in parte per poi, presumibilmente, buttarlo. Teglie di croissant, pandori invasi da nutella, ingestione di cibo disgustoso e/o scaduto. Anche in questo caso, si contano delle vittime.
Conclusioni
La diffusione di Tik tok è in crescita, motivo per cui su Dcomedieta mi sento costretta a parlarne. Laddove i contenuti video vi sembrano inappropriati e se partecipate a questo social, l’unico modo per agire è segnalarli. L’unico commento sensato nel caso di persone affette dai Doc o da altri disturbi è di indirizzarli e reindirizzarli verso le figure competenti e ripetervi questa semplice, banale, verità: un social non è un luogo di cura.