Last Updated on 25 Settembre 2015 by Eleonora Bolsi
Come resistere agli attacchi di fame? Semplice, conoscendo il nemico, che è la fame nervosa. Ogni persona che sperimenta gli attacchi di fame è un po’ come qualcuno che soffre di attacchi di panico: teme di perdere il controllo, e in genere lo perde, e quando “torna in sé”, ovvero riacquista la consapevolezza necessaria a fermarsi, è troppo tardi e viene preso dai sensi di colpa e di sconfitta, che in genere peggiorano la situazione e lo costringono a comportamenti punitivi, come diete, digiuni, sessioni di palestra per cercare di rimediare a quella che viene vissuta come una grossa debolezza. Vi sembra che la situazione sia proprio questa? Ebbene, io ho sofferto per anni di attacchi di fame, anzi, di veri e propri attacchi bulimici. So bene di cosa parlo. Quindici anni fa ero arrivata a volermi disfare del frigorifero, a spendere cifre abnormi dietro il cibo, e a desiderare fortemente di essere tenuta sotto controllo da qualcuno che mi cucinasse i pasti di modo da non farmi avvicinare più alla cucina.
Aggirare gli attacchi di fame e smettere di essere vittime della fame nervosa si può, io ne sono una prova. Ormai sono totalmente estranea alle abbuffate. Come ho fatto? Semplice. Ci sono due cose essenziali che dobbiamo imparare.
– Il primo è NON andare in ansia e non correre ai ripari dopo che abbiamo mangiato troppo o sgarrato. Non si può correre ai ripari. Dobbiamo smetterla di pensare di poter correggere questa cosa degli attacchi di fame punendoci dopo, saltando un pasto o cose simili. Abbiamo mangiato, abbiamo esagerato, ma non abbiamo sbagliato. Non c’è nulla che non va. Bisogna ripetersi questa cosa come un mantra, dirsi: “Ho mangiato troppo, e allora? Non è la fine del mondo”.
– Il secondo è valutare bene la situazione. Via, ci conosciamo. Nessuno ci conosce meglio di noi. Non esiste una sorta di stato di trance per cui ci ingozziamo. Molte scelte alimentari sono inconsapevoli per tutti gli esseri umani, non è che a noi funziona diversamente. Dobbiamo capire quando ci viene più facile sgarrare. Secondo questo articolo ci sono diverse situazioni che causano gli attacchi di fame: situazione sociale (mangiamo in quanto spinti da altri), situazione emotiva (stanchi, depressi, ecc.), scarsa autostima (troviamo conforto dal cibo perché guardandoci non ci piaciamo), situazionale (siamo passati dal panificio e non abbiamo capito più nulla), fisiologica (mangiamo per placare il mal di testa, la nausea, l’attacco di pancia). Ora, conoscere quella nostra ci permette di capire come possiamo ovviare: non possiamo certo continuare a mangiare in modo incontrollato per tutta la vita, vi pare? Senza fretta e senza ansia, un minimo di razionalità in più ci permetterà di affrontare meglio il nemico. Per esempio, se capiamo che ci viene fame dopo cena, possiamo pensare a degli spuntini dietetici ma gustosi che possono farci passare la fame. A una mia amica ho ad esempio consigliato della crema di avena o di riso integrale arricchita con un po’ di cacao amaro: da 40/50 grammi di crema lei crea due budini da dopocena (un budino al giorno, ma prima ne mangiava due). Mangiati di fretta provocano un forte senso di sazietà per via della fibra del cereale integrale. La mia amica ha così smesso di mangiare biscotti e merendine e cucchiaiate di nutella. Se siete da cibo salato, compratevi della verdura disidratata al posto delle patatine. O scegliete i sottaceti. O i lupini. Se invece il problema è quando siete per strada, portatevi sempre un piccolo snack nella borsetta. Può essere una barretta proteica, un cioccolatino fondente, un sacchetto di pistacchi.