Last Updated on 11 Settembre 2019 by Eleonora Bolsi
Pancia gonfia, problemi a digerire ogni cibo e sensazione di pesantezza? Alzino la mano (metaforicamente) quanti di voi hanno questi problemi e hanno provato a prendere probiotici per risolverli, ma senza successo.
I probiotici infatti possono essere addirittura un’arma a doppio taglio per chi soffre di gonfiore intestinale, colon irritabile o difficoltà digestive. In questo articolo ti spiego perché i probiotici non funzionano se non li sai utilizzare in modo adeguato.
I PROBIOTICI NON FUNZIONANO? TI SPIEGO PERCHÉ
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Cosa sono i probiotici.
I probiotici sono ceppi di diverse famiglie di colture di microrganismi vivi che svolgono una funzione immunitaria importante e nutrono i batteri buoni dell’intestino. Sono particolarmente indicati in caso di terapie antibiotiche, dopo coliche o disordini alimentari, influenze, ma anche per risolvere alcuni problemi enzimatici come la difficoltà a digerire il lattosio a causa di una scarsa presenza dell’enzima lattasi. Ce ne sono tuttavia di numerose varietà: e a seconda del problema intestinale c’è il probiotico adatto. Dunque i probiotici non sono tutti uguali.
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Conta la qualità.
- Fondamentale parlare quindi con un bravo farmacista o con il proprio medico per stabilire quali probiotici fanno al caso nostro, ma sopratutto, è essenziale che il prodotto che assumiamo sia di qualità, e che contenga effettivamente delle colture vive e attive.
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Occhio al ph intestinale e allo stato di disbiosi.
Se tuttavia abbiamo una disbiosi intestinale, ovvero un disequilibrio della flora batterica e anche un disequilibrio minerale che è la causa del nostro problema intestinale, ancora prima di prendere i probiotici è necessaria una fase preparatoria volta a ristabilire un corretto ph intestinale.
Dunque prima di prendere dei probiotici è meglio assumere del Basenpulver, a funzione deacidificante.
Se il disturbo intestinale è associato a sovrappeso e ritenzione idrica, consiglio invece l’Erbasit.
Altro ottimo alimento in questa fase riequilibrante è il brodo di ossa, preferibilmente cotto per non meno di 6-7 ore, con erbe aromatiche come rosmarino e alloro, ben sgrassato e filtrato, e salato con sale marino integrale (o non salato). Le ossa devono essere di animali allevati a pascolo o da allevamenti fidati. Una tazza per almeno 3 giorni a settimana, preferibilmente di sera.
Dopo qualche settimana di trattamento, associando a questi rimedi della vitamina E, C e A per il benessere intestinale, si può iniziare la terapia con il probiotico. Iniziando da piccole dosi (un cucchiaio, massimo due, al mattino, a stomaco vuoto), si può provare con del Kefir (marca Bionova), e, se dopo una settimana ne troviamo dei vantaggi, facciamoci consigliare dal farmacista il probiotico migliore per il nostro caso.
Se al contrario notiamo peggioramenti con il kefir, vuol dire che sia i lactobacilli e i bifidi che contengono acido lattico non sono ottimali per il nostro intestino. Dunque occorre optare per probiotici non ad azione lattica. Per esempio il Boulardii in caso di candidosi o il Bacillus clausii in caso di tendenza alla disbiosi.
Facendo tutti questi passaggi, i probiotici funzionano al cento per cento e sono effettivamente utili per risolvere problemi intestinali, di malassorbimento, di regolarità.