Last Updated on 1 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
Voi forse non lo sapete, ma in commercio all’estero, e precisamente negli Stati Uniti, esiste una pastiglia (tipo una nostra Zigulì), chiamata “Miracle Berry“ (bacca miracolosa) che riesce, se ingerita prima, a cambiare il sapore degli alimenti nei successivi minuti, rendendo qualsiasi alimento più dolce, anche l’aceto che diventa così succo di frutta o un limone che diventa dolce come una caramella. Non ha calorie, eppure riesce a mutare in dolce il sapore di qualsiasi cibo mangiamo dopo. Figo, no?
Ed è esattamente quello che sono riusciti a fare degli scienziati adesso, creando un dispositivo da inserire nelle posate, che modifica il gusto dei cibi: può infatti aggiungere un sapore dolce a quello che mangiamo, rendendo più gradevoli le verdure ai bambini, per esempio, o facendo in modo che persone che amino i dolci possano sfogare la loro passione mangiando sedano.
In particolare, il dispositivo ideato dagli scienziati, rispetto alla Miracle Berry non rende tutto più dolce, ma solo i cibi a basso contenuto di carboidrati:
e può essere anche usato per rendere i cibi scipiti naturalmente più salati senza aggiungere loro il sale.
Roba da nerd, d’accordo, ma che ha infinite potenzialità soprattutto per i bambini e per chi soffre di fame nervosa.
L’hanno messo a punto i ricercatori dell’Università di Londra: il dispositivo potrà essere inserito nelle posate, ma anche in alcune ciotole, e senza modificare i valori nutrizionali del cibo o inquinarli in qualche modo, rende possibile sentirli dolci o più salati.
Logico, l’effetto è quello di riuscire a far mangiare alimenti come verdura e cibi salutari ma amari a chi invece ha il palato “corrotto” da cibi ad alta palatabilità, cioè apprezza snack e merendine ma non i cibi sani. Purtroppo, però, a differenza di una rieducazione alimentare che può aiutarci a modificare il gusto e a aumentare la nostra sensibilità insulinica rendendoci più sensibili al sapore dolce o amidaceo, questo dispositivo è un bel aggeggio ma rischia di diventare diseducativo. Il punto infatti non è rendere le verdure al pari di caramelle: il punto è educarsi a un sapore diverso che spezzi la dipendenza da cibi ad alta palatabilità. Se ci abituiamo a un sapore sempre dolce o salato, questo potrebbe causare degli effetti sul nostro comportamento alimentare.