Last Updated on 1 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi
Moltissime persone, a torto o a ragione, non mangiano glutine. I motivi sono svariati: da un lato una vera e propria campagna contro il glutine ha creato una demonizzazione che ha impoverito la nostra dieta di alcuni alimenti per arricchirla di altri, spesso non salutari, come i vari prodotti industriali senza glutine che occupano ormai mezzo supermercato; dall’altro lato, problemi di permeabilità intestinale si stanno riscontrando in sempre più persone, spesso perché i prodotti che scatenano le allergie non sono nocivi di per sé, ma abusati nell’industria alimentare.
Molti prodotti vegani contengono un eccesso di glutine, molte farine di moda come quella di kamut sono più forti della classica farina di frumento; e che dire del lattosio e delle caseine? Il lattosio è usato come additivo, in piccola percentuale, in moltissimi cibi; le proteine del latte idem. Il latte da allevamento intensivo non spicca per salubrità, e quello a lunga conservazione sembra persino peggiore.
E il paradosso di chi fa una dieta senza glutine o senza lattosio è che alcuni studi hanno rilevato come i problemi intestinali non scompaiano con una dieta di eliminazione, anzi: in particolare i problemi di permeabilità intestinale non si sono risolti in pazienti che avevano fatto una dieta senza glutine. Questo non vuol dire tornare a mangiare gli alimenti incriminati.
Ma la chiave potrebbe essere una maggiore varietà. Anche quando facciamo una dieta senza glutine, conoscere tutte le fonti di carboidrati senza glutine può essere una soluzione mille volte più efficace che adattarsi ai nuovi prodotti industriali o finire per mangiare solo riso e prodotti del riso. Essere monotematici nelle diete è un grave errore.
Per esempio, l’uso e abuso del riso ha fatto sì che nuovi studi si concentrassero sull’opportunità di prediligere o no il riso nella dieta. Pappe di riso per bambini, latte di riso, farina di riso usata in larghe quantità, gallette di riso. Il risultato è stato una maggiore presenza di arsenico nelle urine.
Quindi, se abbiamo eliminato il glutine, cerchiamo di informarci di più sulle risorse dei carboidrati senza glutine, che possono essere sfruttate sia come alimenti per chi vuole evitare il glutine, che come alimenti per variare la nostra alimentazione anche quando il glutine lo tolleriamo.
Qui te ne elenco alcune:
CARBOIDRATI SENZA GLUTINE
CEREALI: RISO, TEFF, SORGO, QUINOA*, GRANO SARACENO*, MIGLIO, AMARANTO*, MAIS, RISO SELVAGGIO*. (quelli con l’asterisco sono più precisamente pseudo cereali)
TUBERI E RADICI: PATATE (CE NE SONO DI VARIO GENERE), BATATA, TAPIOCA, TOBINAMBUR, RAPE ROSSE E BIANCHE, SEDANO RAPA, SCORZONERA, DAIKON, RUTABAGA, CAROTE E PASTINACA.
ALTRI PRODOTTI: LEGUMI, CASTAGNE, FARINE DI LEGUMI, AMIDO DI MAIS E FECOLA DI PATATE, FARINE DA TUBERI, RADICI E CEREALI (IN ELENCO), FARINE SPECIALI (DI SEMI DI CARRUBE, DI VINACCIOLI, ECCETERA), PLATANO VERDE, PLATANO GIALLO.
Chiaramente anche la frutta e la verdura contengono carboidrati, ma qui mi premeva parlarvi di fonti di carboidrati complessi, che possono essere usate per prodotti da forno, o come piatti principali per sostituire pane e pasta.