mercoledì, Ottobre 30

Cheat day: perché evitare il giorno libero o pasto libero

Last Updated on 8 Novembre 2016 by Eleonora Bolsi

In inglese, il verbo to cheat indica truffare, trasgredire, violare le regole: in alcuni composti si può adoperare come “tradire” (tradire il marito, la moglie) e viene usato sia in ambito legale che in svariate espressioni anche più innocue; per esempio tradire la fiducia di qualcuno o fare qualcosa di sregolato, come un pasto. Il cheat day, ovvero il giorno libero dalle diete, diventa questo: un giorno di trasgressione, in cui mangiare quanto si vuole e “tradire” la nostra dieta, esserle in un certo senso infedeli. E già dal significato, capiamo come il giorno libero dalla dieta possa trasformarsi in una boiata pazzesca, probabilmente diseducativa per nove persone su dieci. Qui vi spiego i motivi per cui se la vostra dieta prevede un giorno libero, quella dieta non fa per voi, mentre se  se fate i virtuosi per sei giorni di seguito e uno sgarrate alla grande, questo comportamento può peggiorare il vostro rapporto con il cibo anziché migliorarlo.

DIECI RAGIONI PER CUI IL CHEAT DAY NON FA PER TE
1) Innanzitutto, torniamo alla definizione: il giorno libero, di trasgressione. Chiediti un attimo che dieta fai, che alimentazione porti avanti e come consideri il cibo che normalmente mangi se poi hai bisogno di un giorno libero una volta a settimana per “svagarti” o “trasgredire”. Sul serio, pare l’ora d’aria del carcerato. Possibile che la tua normale alimentazione sia così frustrante da richiedere un giorno intero di pausa in cui mangiare quel che vuoi a volontà? Non potresti mangiare in modo vario ma più libero durante la settimana? Adesso risponderai scioccato che no, non si può fare perché quello che mangi durante il cheat day è inconciliabile con una dieta sana. E veniamo al punto due.
2) Una dieta sana è anche varia: se la tua normale alimentazione sembra la mensa del refettorio, piena di alimenti sani e giusti (i cibi sì) mentre durante il cheat day ti strafoghi di cibi no, potresti fare un passo indietro e considerare cosa ti spinge a dividere gli alimenti in cibi sì e cibi no. Un alimento che fa male in assoluto non esiste, mentre molti alimenti cosiddetti salutari o innocui hanno parecchi lati oscuri: pensa al mercurio nel tonno. Pensa ai pesticidi nella frutta. Inoltre, alla luce delle ultime ricerche scientifiche, se le uova sono ok, i grassi sono ok e un pochino di zucchero ti permette di vivere la vita con minore stress, davvero non sarebbe meglio metterti nell’ottica di idee che puoi mangiare tutto, variando le quantità, quando vuoi, e non cristallizzandoti sui cibi giusti e sui cibi sbagliati? Inoltre… (SEGUE A PAGINA DUE)