Last Updated on 29 Ottobre 2019 by Eleonora Bolsi
Una frode alimentare spaventosa coinvolge in Italia il settore delle uova fresche. Sono 9 le aziende sospese che verranno chiuse, e di cui noi consumatori non possiamo sapere il nome.
A partire da questo settembre, i Nas hanno infatti avviato un’operazione per il controllo della filiera delle uova, denominata “Operazione Tuorlo”. Il risultato è preoccupante.
I carabinieri hanno trovato 101 violazioni, alcune penali.
Hanno denunciato 7 persone che lavoravano in aziende ovicole. Ecco cosa è stato scoperto.
UOVA FRESCHE MA PERICOLOSE
ECCO IL RISULTATO DEI CONTROLLI DEI NAS SULLA FILIERA
I Nas hanno preso a campione oltre 370 imprese, trovando irregolarità in 66 luoghi in cui si immagazzinano o si producono uova fresche. Hanno sequestrato ben 32 mila uova, 4600 galline e 30 tonnellate di mangimi che non rispettavano i regolamenti.
Ecco cosa è stato scoperto.
- Animali che vivevano in condizioni di sovraffollamento.
- Uova vendute con qualità diverse da quelle effettive.
Questo vuol dire che le uova allevate all’aperto erano per esempio allevate in gabbia. - Impossibilità di tracciare la provenienza delle uova.
- Mangimi conservati in pessime condizioni igieniche e non conformi alle normative.
- Ambienti privi di igiene e sicurezza sia per gli animali che per i lavoratori.
- Uova conservate in strutture abusive.
DOVE SI TROVANO LE AZIENDE CHE HANNO FATTO ILLECITI
Una delle aziende sospese è di Arezzo.
I Nas hanno trovato ventimila galline stipate in gabbie che rendevano impossibile per loro muoversi, ma l’azienda diceva di produrre uova “da allevamento a terra”.
Una situazione simile a Viterbo: galline morte lasciate in mezzo a quelle vive, condizioni igieniche critiche sia per gli animali che per i lavoratori.
Altre sanzioni a Latina, Frosinone e Potenza. Qui un produttore usava acqua non potabile per gli animali.
A Perugia un allevamento di uova bio aveva problemi di insetti e topi.
In 5 allevamenti del cagliaritano condizioni igieniche pessime, registri non aggiornati, strutture non sicure.
A Palermo un deposito abusivo.
6 aziende multate a Genova, Firenze, Livorno, Pescara e Salerno.
Una delle 9 aziende sospese dopo quella aretina è appunto genovese. Codici sbagliati sui gusci delle uova a Bolzano.
Strutture carenti di documenti a Roma.
In pratica tutta Italia ha ben più di un pelo nell’uovo.