Last Updated on 17 Marzo 2016 by Eleonora Bolsi
La biochimica e nutrizionista Libby Weaver, autrice di svariati libri sull’alimentazione (per esempio, Accidentally Overweight), nonché donna in splendida forma fisica, ha scritto un nuovo libro, The Calorie Fallacy, purtroppo non tradotto in italiano, e di prossima uscita negli Stati Uniti. Poiché è introvabile tranne che nel sito della dottoressa, ho preso spunto da questa intervista per parlarne, in quanto penso sia importantissimo per chi vuole perdere peso sapere qual è la chiave per essere in forma per tutta la vita. Libby Weaver spiega infatti che la perdita di peso è sempre secondaria a una alimentazione corretta: più ci avviciniamo a una corretta alimentazione più tendiamo a perdere peso, mentre non è vero il contrario, e cioè che chi perde peso (con una dieta) si avvicina a una corretta alimentazione. Se cambiamo abitudini alimentari con la logica di perdere peso, siamo destinati a fallire, secondo la dottoressa Weaver. Si cambia alimentazione per il proprio benessere, e la conseguenza è la perdita di peso. Qual è il rischio di fare il contrario? Il rischio è fissarsi sulle calorie, escludendo intere categorie di cibi come noci e nocciole, per esempio, olii vegetali e altri prodotti con alta percentuale di grassi. Oppure evitare certi sforzi e certe attività fisiche convinti che ci facciano ingrassare. O ancora abbracciare mode passeggere insane, per avere una rapida perdita di peso. Invece, se da domani mettessimo in pratica i principi di una corretta alimentazione, la perdita di peso sarebbe una logica conseguenza. Alcune soluzioni che la dottoressa Weaver suggerisce per perdere peso e alimentarsi più correttamente sono mangiare molta più verdura e frutta crude e non badare troppo al conteggio calorico se ci alimentiamo in modo sano. Evitiamo il più possibile di cuocere le verdure, per avere i nutrienti in vitamine e sali minerali che ci servono e perdere peso più velocemente. Evitiamo inoltre di riempirci d’acqua durante i pasti per aumentare il senso di sazietà, perché compromettiamo la digestione.