E’ possibile perdere peso puntando su un approccio psicologico e non direttamente alimentare? La scienziata Shahru Izadi afferma di avere trovato un metodo che le ha permesso di perdere 50 chili senza diete né palestra. Ha ribattezzato questo metodo il Metodo Kindness, che tradotto dall’inglese vuol dire il Metodo della Gentilezza. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.
Perché la gentilezza può farti dimagrire
Viviamo in un mondo che ci appare sempre più ipercritico, sempre pronto a emettere giudizi contro il prossimo. Allo stesso tempo, noi stessi siamo bombardati ogni giorno da messaggi promozionali e marketing che puntano a farci sentire inadeguati: l’idea di fondo è che non siamo mai abbastanza.
Mai abbastanza in forma, mai abbastanza in salute, mai abbastanza curati nel nostro aspetto.
Il risultato è che molti di noi sperimentano un’ansia sociale che, come un nemico invisibile, una vocina interiore, sembra fare crescere questa inadeguatezza e cambiare la percezione di noi stessi.
Tendiamo ad abbatterci più facilmente, vogliamo risultati immediati, non siamo pazienti con il nostro corpo. Faremmo di tutto per essere diversi. Il risultato?
Una percezione ipercritica e iper-negativa che ci porta a mangiare di più e ad assimilare di più il cibo: questo perché, tramite la mente, il corpo accumula uno stress silenzioso, che abbassa le difese immunitarie e il metabolismo.
So che è assurdo, eppure sono sempre più i casi di persone che cambiato mindset, ovvero forma mentis, sono dimagrite una volta per tutte. Ed esiste un legame trovato dalla ricerca scientifica tra obesità e ansia sociale.
Che cosa è il Metodo della Gentilezza e come fa dimagrire
Shahru Izadi, scienziata del cambiamento comportamentale e autrice, ha condiviso in un libro la sua storia personale di come un cambiamento nell’accettazione di se stessa le ha permesso di perdere 50 kg, anzi, per essere esatti 55.
Nel libro l’autrice parla delle sue lotte con l’abbuffata compulsiva, le diete e la bassa autostima, e di come alla fine ha scoperto che la chiave per un cambiamento duraturo era essere gentile con se stessa.
Il viaggio di Izadi è iniziato quando era una bambina e ha iniziato a fare la sua prima dieta all’età di 8 anni. Ha rapidamente sviluppato un disturbo da abbuffata compulsiva, con cui ha lottato per molti anni. Ha provato ogni dieta e programma di esercizi che ha potuto trovare, ma nulla ha funzionato.
Alla fine, Izadi ha capito che non sarebbe stata in grado di perdere peso e mantenerlo finché non avesse affrontato i problemi sottostanti che la causavano a mangiare troppo.
Ha iniziato a vedere un terapista e a imparare l’autocompassione.
Ha anche iniziato a concentrarsi sui suoi punti di forza e sui suoi successi, piuttosto che sui suoi difetti.
Mentre Izadi diventava più gentile con se stessa, ha iniziato a fare scelte più salutari. Ha smesso di fare la dieta e ha iniziato a mangiare in modo intuitivo. Ha anche iniziato a fare esercizio regolarmente, ma per il piacere di farlo, piuttosto che per perdere peso. Il risultato è stato quello di riuscire a perdere 50 kg senza più riprenderli.
Ha così deciso di aiutare gli altri. E da questo lavoro è nato un libro. Il libro di Izadi, The Kindness Method, è un bestseller che ha aiutato migliaia di persone a perdere peso e migliorare il loro rapporto con il cibo.
Risultati del Metodo e come impararlo
Nel corso del tempo, Izadi questo cambiamento di approccio le ha permesso di perdere 50 kg e oltre, peso che ha mantenuto per oltre 10 anni. Ora è una fervente sostenitrice dell’autocompassione e dell’accettazione del corpo. Crede che tutti possano raggiungere i propri obiettivi di salute essendo gentili con se stessi.
Come? Imparando a volgere le frasi negative che rivolgiamo a noi stessi con frasi positive.
Inizialmente sarà molto, molto difficile farlo.
Le persone ipercritiche verso se stesse pensano che sia assolutamente naturale esserlo. Questo perché hanno introiettato così profondamente queste frasi che non si rendono quasi conto di usarle.
Vediamo qualche esempio:
“Questo vestito mi fa grassa” può diventare “Questo vestito non mi valorizza abbastanza”.
“Devo smetterla di mangiare i biscotti” può diventare “Posso mangiare un biscotto quando voglio, ora come domani”.
“Dovrei limitarmi con il cibo” può diventare “Mi sto prendendo sempre più cura di me stessa”.
Inoltre durante il giorno è bene manifestare un atteggiamento positivo: sono una persona attraente, ho fiducia in me stessa e nelle mie possibilità, posso realizzare tutto ciò che desidero, sono una persona fortunata. E, soprattutto, ringraziarsi per ogni cosa che realizziamo per noi, per avere affrontato la giornata, per essere chi siamo, per essere persone di valore. Premiarsi con coccole differenti dal cibo, non perché dobbiamo evitare il cibo, ma per allargare il campo del benessere verso di noi ad altre azioni, che magari ci siamo invece negati. Un vestito nuovo, dei fiori, persino un bagnoschiuma.
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