venerdì, Ottobre 4

Ossessione del peso: ti racconto la mia esperienza

(ultimo aggiornamento: 27/09/24)

Non per costituzione o doni della genetica, ho raggiunto il mio peso forma da anni, tanto da non badarci più. Ingrasso difficilmente, e quando ingrasso, magari dopo qualche libertà di troppo, ci metto poco a dimagrire. Chiaro, devo stare attenta come tutti. Tuttavia, ho sofferto per anni di ossessione del peso.  E oggi vi voglio raccontare questa esperienza perché penso che possa essere utile a molti e molte di voi.

Sapete qual è la cosa che mi ha fatto più ingrassare di tutte?
La bilancia.
Sapete cosa mi ha fatto dimagrire più di ogni dieta?
Vivere la mia vita senza la bilancia.

Fino a dieci anni fa ero letteralmente schiava della bilancia.

Mi pesavo tantissime volte al giorno, e la cosa peggiore era che il peso sulla bilancia determinava il mio umore. Anche quando viaggiavo per lavoro mi portavo dietro la mia ultima, nuovissima, precisissima, bilancia. Ho incontrato altra gente così, soprattutto donne. Che vanno in crisi se l’ago sale di un chilo. Che spaccano tutto e scoppiano a piangere. Trentenni, quarantenni, cinquantenni. Non solo giovanissime.

Queste le conseguenze:

  1. l’ossessione del peso ci impedisce un’attività fisica adeguata a farci una muscolatura
  2. e di nutrirci di alcuni alimenti, come quelli grassi, escludendo così intere categorie di cibo dalla nostra dieta
  3. l’ossessione del peso maschera il nostro senso di fame
  4. spesso non coincide con un corpo sano, allenato e in forma allo specchio
  5. inoltre occupa la mente come il peggiore degli stress.

Ecco quando ho capito il male che mi stavo facendo.

Non ho riconosciuto subito questa ossessione, ma ho capito che la cosa non andava bene quando calcolavo i litri di acqua bevuti in relazione alla bilancia ed entravo in ansia se avevo della ritenzione idrica.
A quel punto mi sono presa il rischio di trasferirmi in un’altra città senza bilancia.

Come si riconosce l’ossessione del peso.

Capite se siete tra questi ossessivi del peso se vi pesate ogni giorno e anche più volte al giorno. Oppure se il vostro peso sulla bilancia vi condiziona l’umore, e se non aspettate neanche tre o quattro giorni per decidere se mettervi a dieta. In quel caso, la bilancia più che un’amica è un ostacolo.

Cosa è successo quando ho detto addio alla bilancia

Difatti, e incredibilmente, quando ho iniziato la mia vita senza bilancia sulle prime avevo il terrore di ingrassare.
Poco alla volta ho iniziato a mangiare come al solito, e nel week end non mi sono mai fatta mancare il ristorante. Invece cercavo di stare leggera i due giorni dopo la serata speciale o il pranzo della domenica.
Ho sempre variato tantissimo la dieta, ma per sei mesi circa non sono mai salita su una bilancia.
I vestiti tuttavia continuavano ad andarmi, perciò ho cercato di resistere all’astinenza.
Poi a un tratto iniziarono ad andarmi larghi e così dovetti salire sulla bilancia.
Scelsi di andare in farmacia.

In sei mesi avevo perso cinque chili. Ho dovuto mangiare molto di più per non essere sottopeso in modo tragico.
Il mio metabolismo era molto più veloce, perché mangiavo normalmente e lasciavo che fosse il mio corpo a governare la mia fame e non la mia fame a governare il mio corpo.

In conclusione…

Più si mangia normalmente e in modo vario più il metabolismo si regola da solo, se non gli opponiamo la fissazione del cibo.
Non c’è niente di peggio che pesarsi sulla bilancia, trovarsi dimagrita e pensare subito di potersi ingozzare. Senza bilancia questo non accadrebbe.
Quella fame “strategica” non si verificherebbe.
Tra parentesi, anche una neuroscienziata è arrivata alla mia stessa conclusione e ne parla qui. 

Ecco perché a volte è importante cercare di capire chi siamo, e come funzioniamo noi.
Quanto bene ci stiamo alimentando e se non stiamo tagliando troppo o andando in stress dietro al peso.
Chiaro, non a tutti funziona questo mio metodo.
Ma è giusto che vi ricordiate che in questo mondo di diete non siamo tutti uguali.