mercoledì, Ottobre 30

Mangiar sano non costa troppo

Last Updated on 1 Febbraio 2015 by Eleonora Bolsi

Sally-Shephard Una donna inglese ha dimostrato che fare una corretta alimentazione o mangiar sano per perdere peso non costa troppo, come invece un luogo comune (o una giustificazione a mangiare schifezze) lasciava intendere: si sa, frutta e verdura costano, pesce e carne idem, l’olio extravergine di oliva può essere una spesa ingente rispetto al burro (spesso quadrupla), tuttavia se si sceglie con accuratezza cosa mangiare, anche un’alimentazione sana diventa qualcosa di fattibile per le nostre tasche.
Questa donna infatti l’ha dimostrato: aveva scommesso che una dieta sana era possibile spendendo meno che con una dieta sbagliata. I soldi risparmiati rispetto all’alimentazione che faceva prima le sono serviti per aiutare una comunità in Kenya. E’ la storia di Sally Shephard, che per una settimana ha fatto una dieta sana spendendo circa un euro al giorno (80 pences), per un totale di circa nove euro a settimana per la sola spesa alimentare.
Sally voleva dimostrare al governo inglese che non ha senso dare dei contributi economici alle persone obese per permettere loro di mangiare in modo sano, quando in altre parti del mondo la gente muore di fame.
Come scrivevo anche qui, sono molti gli alimenti sani che sono economici, stagionali e dietetici e sarebbe bello se le persone non si nascondessero dietro la giustificazione di non potersi permettere una dieta sana per abbuffarsi di merendine e pizzette. Sally infatti ha comprato pane integrale, riso, patate, carote, cipolle, spinaci, uova, burro, verze, banane e persino un tortino di carne per la domenica. Sono bastati questi ingredienti a far sì che mangiasse ogni giorno in modo abbastanza sano.
Colazione con pane integrale e uova o toast e banane, pranzo con una zuppa di carote e cipolle, cena con insalata di riso e verdure o crocchette di patate e cavolo stufato. Certo, il suo è un caso estremo, e non proprio perfetto secondo il punto di vista di un italiano abituato alla ricchezza della dieta mediterranea, ma se volessimo prendere il suo esempio, proviamo ad andare al supermercato e comprare:
mezzo chilo di legumi a scelta secchi (da sfusi)
– un pacco di uova
– un litro di latte scremato
– un chilo di finocchi
– un chilo di cipolle
– un chilo di patate
– un chilo di carote
– verze, cavoli e lattuga sfusi
– un chilo di sedano
– un pacco di pasta integrale
– alici sottolio
– un panetto di burro
E vediamo quanto spendiamo. Potremmo avere qualche sorpresa.