Last Updated on 2 Settembre 2020 by Eleonora Bolsi
Le pillole per dimagrire, tra cui anche quelli che vengono definiti, a torto o a ragione, “integratori dietetici per dimagrire” esistono ancora e fanno danni almeno alle tasche di chi li compra.
La risposta alla domanda del titolo, secondo la mia esperienza e la disamina degli studi scientifici a riguardo, è no. Le pillole per dimagrire non funzionano. Possono, in alcuni casi, essere coadiuvanti della perdita di peso. Una definizione che tuttavia è diventata una scappatoia del marketing.
Nella stragrande maggioranza dei casi, difatti, noterete una dicitura simile (oppure “aiutano a” al posto del termine coadiuvanti) nella confezione del prodotto che acquistate.
Cosa significa? Significa che la pillola dimagrante funziona come aiutante, ma che va presa in un regime già ipocalorico associato ad attività fisica. Questo però vuol dire un’altra cosa: che, presa da sola, la nostra pillola per dimagrire non funziona. Andando a vedere infatti i prodotti più promettenti per la perdita di peso, notiamo che, se presi da soli, possono fare perdere un chilo scarso al mese.
Questa dicitura salva anche il produttore. Che può sempre dire che il prodotto non ha funzionato su di noi perché non abbiamo fatto la dieta. E noi intanto abbiamo speso dei soldi invano.
Ciò che vi ho appena spiegato adesso vale per il 99% dei prodotti. Si escludono tre categorie di prodotti da questa premessa.
- Le pillole per dimagrire che agiscono sul sistema nervoso.
In genere questi sono farmaci in tutto e per tutto e agiscono sui recettori della fame. Sono in grossa parte farmaci anoressizzanti.
Gli effetti collaterali sono molto pericolosi, perché tra gli ingredienti troviamo metanfetamina. Quindi in sostanza sono droghe che possono avere effetti molto gravi sull’organismo e soprattutto sullo stato di salute mentale. Tanto che in molti Paesi sono vietati o limitati dalla legge in modo tale da renderne quasi impossibile l’uso. - Altra categoria sono le pillole per dimagrire che agiscono sull’intestino.
Queste ultime limitano l’assorbimento di alcuni nutrienti, in genere o i grassi o i carboidrati. Per esempio l’Orlistat limita l’assorbimento dei grassi. Tra questi si trovano anche prodotti con chiaro effetto lassativo (evitateli come la peste) o fibre alimentari che, favorendo l’effetto saziante degli alimenti che ingeriamo e creando una specie di gel intestinale, riducono l’assorbimento dei nutrienti.
Il nutriente non assorbito viene espulso per via fecale.Tuttavia anche questi prodotti non sono esenti da rischi collaterali e la loro efficacia è esigua, tanto che vengono sempre considerati dei coadiuvanti. Possono dare luogo a dissenteria, crampi, gonfiore, squilibrio elettrolitico e conseguenti problemi di pressione, flatulenza, dolori intercostali, stipsi, malassorbimento di vitamine e sali minerali.
Tutte cose che potremmo evitarci semplicemente stando a dieta, dato che comunque da soli abbiamo visto che hanno poca o nulla utilità a fronte degli effetti collaterali. - Parliamo infine dei termogenici di origine naturale, ad esempio i derivati dalla caffeina o del guaranà o a base di amminoacidi come taurina o di sostanze come lo iodio o le alghe.
Questi termogenici hanno un effetto limitato nel tempo e “scombussolano” il metabolismo, che vi ricordo essere un processo di autoregolazione, che quindi di fronte a un’accelerazione prende le sue contromisure per difendersi.
Possono causare tachicardia, vampate, infiammazione epatica e tiroidea, vertigini, insonnia.Perciò, quando funzionano, anche queste cose non sono innocue.
Non è una pillola che potrà farvi dimagrire in modo definitivo né sul lungo tempo. I dati sugli effetti di questi prodotti parlano di perdite modeste di peso a fronte di rischi seri.
Dieci anni fa, quando il commercio delle pillole per dimagrire era in pieno boom e molte schifezze si trovavano in farmacia, mi fu chiesto di scrivere un articolo al riguardo, perciò mi recai in molte farmacie per comprare questi prodotti (sempre gli stessi). L’obiettivo era di registrare gli effetti collaterali dopo un giorno di somministrazione o due, non di più.
Essendo io magra, ed essendolo anche dieci anni fa, quando chiedevo le pillole per dimagrire, i farmacisti mi guardavano storto e in alcuni casi si rifiutavano di vendermele, dicendomi che, anche per quelle pillole per dimagrire che non avevano bisogno di una ricetta medica, gli effetti collaterali erano garantiti.
Un conto era se me li prescriveva il medico, un conto era permettere che facessi di testa mia, anche di fronte a farmaci senza prescrizione. Su dieci farmacisti, otto si sono rifiutati, un paio di loro mi ha quasi insultata finché non ho chiarito che era per lavoro, due infine mi hanno dato il prodotto senza fiatare.
Avevano ragione a farmi storie? Ovviamente sì. Perché il farmacista sa bene che quella roba lì non è sicura.
Oggi invece molti di questi prodotti si trovano su internet. Ma internet, purtroppo, non è un farmacista coscienzioso: vi dico solo questo. Intelligenti pauca.