lo zucchero fa male forse no dice joey lott

Lo zucchero fa male? Forse no, dice Joey Lott

(Ultimo aggiornamento: 04/12/24)
Seguendo un’alimentazione sana, evito zuccheri aggiunti, prediligendo cibi a basso indice glicemico, evitando alimenti raffinati e preferendo quelli integrali. Tuttavia, so bene che molte semplificazioni alimentari portano a confusione. Spesso si sentono affermazioni che sembrano definitive, ma che, in realtà, sono parziali o troppo semplificate. I media riportano studi scientifici, ma spesso senza entrare nel merito dei dettagli, e la loro comprensione si riduce a semplici slogan a partire dagli abstract disponibili gratuitamente.

Veniamo alla spinosa questione: ma lo zucchero fa male?
So che la vostra risposta sarà sì. In realtà è nì. Leggete questo articolo per capirne di più e anche per non cadere trappola di facili dogmi.

Lo zucchero fa male?

Nel vasto mondo dell’alimentazione sana, ci sono opinioni contrastanti. C’è chi dice che le proteine animali fanno male, e chi le considera essenziali; chi suggerisce una dieta ricca di grassi buoni (da noci, semi, pesce) e chi sostiene che un eccesso di grassi stressa il nostro organismo; chi afferma che i latticini sono dannosi, e chi invece li considera un’importante fonte di nutrienti; chi propugna una dieta vegetariana come la migliore e chi dice che una dieta varia è la chiave per stare bene. E poi c’è il dibattito sui grassi saturi: c’è chi li demonizza e chi li difende.

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In questo scenario confuso, è facile finire sopraffatti dai tanti messaggi contrastanti.

Se seguiamo ogni tendenza senza riflettere, rischiamo di trovarci come Joey Lott, un autore conosciuto per le sue posizioni anticonformiste sulla salute e il benessere. Joey, un tempo convinto sostenitore di una dieta ultra-rigida (senza glutine, senza latticini, senza zucchero, con centrifugati e tanta frutta e verdura), si è ritrovato in cattive condizioni di salute. La sua dieta, pur sembrando perfetta sulla carta, gli aveva fatto male.
La sua soluzione? Tornare a mangiare di tutto, dopo aver fatto delle ricerche che lo hanno portato a scoprire che molte delle convinzioni che aveva su ciò che fosse un’alimentazione sana erano errate o travisate. Un esempio? Lo zucchero.

Un libro in difesa dello zucchero

Nel suo libro In difesa dello zucchero (purtroppo disponibile solo in inglese), Joey esamina tutte le accuse rivolte allo zucchero e smonta i miti che lo circondano.
Molte delle affermazioni più diffuse su questo alimento sono imprecise.

  1. Ad esempio, non è vero che lo zucchero causa il diabete: spesso si elimina lo zucchero dalla dieta per combattere l’iperglicemia, ma questo non risolve il problema, semmai lo mitiga.
  2. Non è vero che lo zucchero alimenta la candidosi o le cellule tumorali (lo zucchero, in realtà, alimenta tutte le cellule, non solo quelle maligne).
  3. E non è nemmeno corretto dire che lo zucchero causa carie, deficit di attenzione nei bambini o sovrappeso.

Joey cita numerosi studi scientifici che mettono in discussione questi miti.

Le calorie “vuote” non esistono.

Il nostro corpo ha bisogno di zucchero per vivere. E un consumo moderato di zuccheri (sia naturali che raffinati) non fa male, anzi, può essere benefico. Invece di limitare lo zucchero per combattere i sintomi di una malattia, sarebbe più sensato trattare la malattia stessa, affrontando le cause.

Un altro mito comune è che lo zucchero crei dipendenza.

Questo dato è stato montato a partire da studi su modelli animali. Per esempio uno studio condotto su topi che dovevano scegliere tra un biscotto Oreo e della polvere bianca stupefacente. Quando alcuni topi preferirono il biscotto, i ricercatori conclusero che lo zucchero fosse una droga. Eppure, chiunque abbia mangiato un biscotto Oreo sa che non è difficile resistere. I biscotti inoltre non sono zucchero puro. Ma hanno un mix di zuccheri, grassi, aromi e sale che li rendono irresistibili.
In aggiunta a questo dato, va detto che gli animali prima degli studi vengono ridotti alla fame. E poi sottoposti a periodi di esercizio estenuante.
Logico che scelgano gli zuccheri dopo.
Per capirlo fate questo esperimento: al posto dei biscotti o del cornetto la mattina utilizzate lo stesso quantitativo di zucchero da tavola.
Se avete dipendenza da zucchero, dovreste esserne ugualmente soddisfatti.
Al contrario se vi sembra una tortura e preferireste mille volte i biscotti o il cornetto, allora non avete alcuna dipendenza dallo zucchero. Ma da quel mix di zuccheri, grassi e aromi.

Infine, Joey dimostra come non ci sia alcun legame diretto tra zucchero e sovrappeso.

Alcuni studi hanno infatti mostrato che le persone che consumano zuccheri semplici e carboidrati complessi in modo regolare tendono ad essere più magre di quelle che li evitano.

In sintesi, Joey sostiene che lo zucchero, lontano dall’essere dannoso, è vitale per la nostra salute, le nostre difese immunitarie e anche la nostra forma fisica.