mercoledì, Ottobre 30

La dieta italiana dimagrante dello chef conquista gli inglesi

Last Updated on 30 Gennaio 2019 by Eleonora Bolsi

Lui si chiama Gino D’Acampo,ed è uno chef di origini campane autore di libri di cucina che in Gran Bretagna sono diventati dei best-seller. Noto per le sue partecipazioni televisive a programmi come This Morning e per il successo dei suoi ristoranti inglesi, lo chef D’Acampo ha di recente scritto un nuovo libro, The Italian Diet, con la partecipazione della dietista britannica Juliette Kellow.

Libro che con le sue ricette ispirate alla tradizione mediterranea sta ottenendo una grande popolarità.

Ma di cosa tratta il libro?
Si tratta di un libro con cento ricette ispirate alla tradizione culinaria italiana ma con ingredienti dietetici e ipocalorici.
E due piani dietetici, uno da 1500 e l’altro da 2000 calorie, per perdere peso in salute. Ma non si tratta semplicemente di un libro per dimagrire. Si tratta di un libro che vuole insegnare delle migliori abitudini finalizzate alla perdita di peso.
Per tutti coloro che vivono all’estero ma vogliono mangiare secondo lo stile mediterraneo, ecco dove acquistare il libro.

Il piano suggerito da 1500 calorie della Dieta Italiana per esempio è il seguente.

LA DIETA ITALIANA DI GINO D’ACAMPO: PIANO DI ESEMPIO

Una colazione a ridotto contenuto di grassi da 150 calorie.
Esempio: una barretta di cereali Fitness (89 calorie) o un frutto da 200 grammi come arancia, mela, pera + 125 grammi di yogurt magro + caffè/tè.
Un pranzo da circa 450 calorie.
Esempio: Una porzione di polpette al sugo semplice.
Una cena da 400 calorie.
Esempio: Una porzione di cipolle ripiene di pomodori secchi + una porzione di sardine al forno con limone e capperi.
Snack con una piccola porzione di dessert o un frutto (150-200 calorie).
I cibi consigliati sono: frutta, verdura, carne magra da pollo o vitello, pesce, olio di oliva, e infine riso o spaghetti cotti al dente o integrali. A pagina due vediamo per esempio il tiramisù light alla ricotta secondo la ricetta dello chef D’Acampo.
(SEGUE A PAGINA DUE)