Troppo fruttosio farebbe male agli adolescenti: secondo una ricerca infatti una dieta con un alto consumo di fruttosio causerebbe negli adolescenti stati d’ansia e saliscendi emotivi del tutto simili a stati depressivi. Ora tutti vi chiederete: ma che significa, che non dobbiamo dare la frutta ai ragazzi?
No, ovviamente non si parla del fruttosio contenuto naturalmente della frutta, ma del fruttosio nascosto, che come altri zuccheri nascosti, alberga in merendine, bevande zuccherate e succhi di frutta, biscotti e marmellate “con lo zucchero naturale della frutta”, e addirittura cibi salati che con l’aggiunta di fruttosio e sale vengono resi più appetibili. Spesso il fruttosio viene aggiunto tramite sciroppo di fruttosio, sciroppo o succo di uva.
In particolare lo sciroppo di fruttosio, che per noi può sembrare un ingrediente strano o mai sentito prima, è largamente impiegato nell’industria alimentare: lo troviamo nelle salse e in tutti quei prodotti da forno dove troviamo scritto “sciroppo di mais”. Si tratta di uno sciroppo ad alto contenuto di fruttosio, presente in tutti i dolci, alcuni budini e yogurt, nei biscotti e nelle merendine in larga misura, nei cereali da colazione, negli snack anche salati: un vero e proprio avvelenamento da fruttosio che interessa soprattutto gli adolescenti e i bambini, che sono particolarmente sensibili agli effetti collaterali di una dieta ricca di fruttosio: e quindi irritabili, tendenti a diventare iper-aggressivi, ad avere comportamenti ansiosi e depressivi. E’ quanto ha dichiarato uno studio (in realtà non è il primo) dell’Emory University in Atlanta che è stato discusso nell’ultimo congresso della Society for Neuroscience. Stiano in guardia i genitori!