Last Updated on 6 Agosto 2019 by Eleonora Bolsi
IL CODICE DEL DIMAGRIMENTO: L’OPINIONE DI DCOMEDIETA
Se da un lato Fung fa un’ottima analisi sul limite di molti studi scientifici e sugli errori marchiani che questi studi scientifici ci hanno portato a fare, con la sostituzione della margarina al burro per ridurre il rischio di infarto, O con le calorie considerate come unico strumento per far dimagrire, dall’altro lato sembra dimenticarsi di dire che il digiuno intermittente può essere una soluzione a breve termine, ma non a lungo termine.
In questo studio del 2017, durato un anno, con sei mesi di dieta, si è visto per esempio che le persone che facevano digiuno intermittente non perdevano più peso di quelle che facevano una dieta ipocalorica, e anche i parametri di salute erano gli stessi.
Un nuovo studio invece rivela che chi fa il digiuno intermittente non brucia più calorie di chi sta a dieta, ma ha meno fame: lo studio però è durato appena 4 giorni.
I problemi sugli studi che analizzano i vantaggi del digiuno intermittente sugli umani sono in sostanza due.
- Il primo è la scarsezza del campione studiato, parlo proprio in termini di numeri: in genere si parla di un campione di cento o meno persone, a volte solo dieci o venti.
Poco per parlare di efficacia su tutti. Sopratutto se considerate che, meno persone sono coinvolte, più è facile per i ricercatori controllarle e fare in modo che seguano scrupolosamente sia la fase di dieta che di mantenimento. Ma nessuno di noi ha un ricercatore a casa che controlla tutto ciò che mangiamo e quando e ci sollecita a continuare. E anche volendo fare il digiuno intermittente, molti arrivano alla conclusione che questo è poco pratico via via che passano i mesi. Immaginate dover saltare la colazione per sempre e mangiare entro e non oltre le otto di sera per esempio. Alcuni alle otto di sera rientrano a casa dal lavoro. Altri si svegliano alle sei o sette, e dovrebbero digiunare fino a mezzogiorno pur dovendo uscire di casa, andare a lavoro, fare molte cose.
Capite da soli che se nessuno vi paga per farlo perché non siete parte dello studio, è molto probabile che riusciate a farlo per pochi mesi, ma non per anni. - Il secondo è il tempo di osservazione. Lo studio più lungo in assoluto è stato di 52 settimane, mentre gli studi sulla restrizione calorica sono durati anche 5-6 anni.
- Infine un altro limite è che gli studi non sono concordi su quale sia il miglior momento per mangiare e quale per digiunare. I risultati sono controversi. Alcuni dicono che è meglio mangiare al mattino e a pranzo, digiunando la sera. Altri esattamente il contrario.
Più efficace sembra invece essere la restrizione di carboidrati o grassi dal mattino alla sera.
Negli umani si è visto che consumare al mattino più carboidrati e meno grassi e viceversa ridurre i carboidrati per assumere più grassi a sera riduca il rischio di obesità e sindrome metabolica.
Qualche parola sul dottor Fung
Fung, infine, è un nefrologo canadese, con un “interesse speciale” per il peso e la nutrizione.
Ora: è vero che oggi tutti scrivono libri sulle diete, ma perché un nefrologo dovrebbe saperne di più di un diabetologo sul diabete?
Aggiungete che Fung è noto e ha accresciuto di molto la sua popolarità proprio perché incoraggia una dieta low carb oltre che il digiuno intermittente, e dunque le sue posizioni sono molto “alla moda”.
Ma questo non vuol dire che siano corrette per forza.
In conclusione
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Se pensate di riuscire a mandare avanti la soluzione di Fung e di poterlo fare per sempre, allora il Codice del Dimagrimento è il libro che fa per voi. E potete iniziare da subito a seguire i consigli del dottor Fung come spiegati in questo articolo: Dimagrire velocemente con il metodo del dottor Fung.
Se non ci riuscite, tranquillizzatevi. Sono tante le strategie per perdere peso.