venerdì, Novembre 22

Fame nervosa e dieta: il ciclo perverso

Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

Quando invece dobbiamo preoccuparci?  Quando sentiamo di non riuscire ad avere il controllo sulla nostra fame nervosa. L’autocontrollo infatti non basta a limitare la fame nervosa, che va invece trattata come un sintomo. Il corpo infatti non riesce più ad autoregolare il senso di fame e di sazietà attraverso gli ormoni deputati a queste funzioni, ovvero grelina e leptina. Proprio perché gli abbiamo imposto delle regole: mangiare secondo la dieta, mangiare solo i cibi concessi e non altri, mangiare solo determinate quantità. Già questo basterebbe a spiegare la fame nervosa, ma c’è di più: la dieta è uno stress
per il corpo e se abbiamo fatto la cretinata di abbassare troppo le calorie rispetto al nostro fabbisogno calorico giornaliero, la fame nervosa è la risposta a un abbassamento del metabolismo che avviene in seguito a una perdita di peso o a un periodo di restrizione o a entrambe le cose.
In questo caso come si fa?
Purtroppo non basta organizzare delle giornate libere o cheat day: il giorno libero in cui mangiare a sazietà può essere d’aiuto per far alzare la leptina, ma non per permettere al corpo di tornare ad autoregolarsi nuovamente. Ecco perché molte persone reingrassano anche quando sono in mantenimento e non in restrizione.
Non basta infatti tornare a mangiare, perché questo processo di autoregolazione può richiedere molto tempo:
secondo gli esperti, infatti, può richiedere fino a cinque volte in più il tempo che abbiamo speso nella dieta dimagrante (fonte). Quindi cosa si deve fare: ahimè, bisogna abbandonare la dieta, evitare di pesarsi, tornare a una situazione di normocalorica,
e assolutamente integrare la dieta con i carboidrati se abbiamo tagliato questo macronutriente. Bisogna assolutamente evitare di considerare il cibo come giusto o sbagliato, sano o malsano, leggero o ingrassante. Una situazione nota come diet recovery, in cui si cerca di uscire dalla mentalità delle diete,  e si smette di caricare il cibo di analisi, interpretazioni, calcoli o pensieri.
Nei casi più gravi è essenziale rivolgersi a un professionista (clicca qui per trovarne uno nella tua zona).
Dunque non solo dobbiamo smetterla di pensare che la fame nervosa è solo un problema di autocontrollo, ma prima riusciamo a debellare ogni tentativo di controllo sul cibo e prima riusciremo a guarire dalla fame nervosa.
Se vuoi diffondere questo articolo, le stesse cose le troverai sul mio nuovo video, qui.