Moltissime persone negli ultimi tempi hanno provato la cosiddetta paleodieta, un regime che pur avendo qualche ottimo spunto (niente cibi industriali, raffinati, niente zuccheri artificiali) è in tutto e per tutto una dieta che si basa sull’eliminazione di alcune categorie di cibi (no a latte e derivati, no a cereali e a legumi) e su dei fondamenti teorici che sono poi stati confutati: non è vero che l’uomo del paleolitico mangiava grossi quantitativi di carne, poche verdure e niente altro, così come l’osservazione di alcune tribù primitive da parte di studiosi come Weston Price non ha affatto stabilito che tutte le tribù rurali mangino solo proteine animali e molti grassi. Esistono, come ha scritto Matt Stone nel suo Diet Recovery, tribù primitive e lontane dalla vita moderna che fanno e facevano diete ad alto contenuto di carboidrati, ovvero cereali integrali e legumi. Tuttavia, la moda Paleo non accenna a tramontare, e molte persone sono dimagrite proprio grazie a questa dieta, che eliminando i cereali e i legumi così come tutti i prodotti industriali permette di perdere moltissimi chili.
Eppure, ci sono persone che fanno la paleodieta e sono ingrassate, addirittura mettendo massa grassa secondo gli istruttori di fitness.
Per quale motivo? Non te ne do uno solo, te ne do cinque. Cinque motivi per cui non dimagrisci con la dieta paleo.
NON DIMAGRISCI CON LA PALEODIETA? ECCO PERCHE’
1) Non mangi abbastanza frutta, verdura e tuberi: la dieta Paleo non è una comune dieta proteica. E’ un regime che fuori dai diktat di qualche guru dev’essere bilanciato e naturale, non low carb. Per questo motivo chi segue la paleodieta non deve mai far mancare tuberi (patate dolci, topinambur) e verdure amidacee (le carote) per dare al corpo quella percentuale di amido resistente ideale per digerire meglio le proteine animali. Allo stesso modo, non devono mai mancare frutta in almeno una o due porzioni e verdura in abbondanza.
2) Mangi troppe noci, nocciole e semi: molte paleoricette (soprattutto di dolci) abbondano di noci, nocciole e farine di mandorle, noci e nocciole. Questo crea uno scompenso di grassi acidi polinsaturi omega6 che neanche a voler mangiare salmone tutto il giorno si potrebbe controbilanciare con gli omega3. Risultato? Ormoni compromessi, metabolismo abbassato, un surplus di calorie da snack troppo sostanziosi. Bisogna limitarne il consumo.
3) Mangi troppi “cibi paleo”: quello della paleodieta sta diventando un business, esattamente come nel caso del gluten free. Esistono snack e cibi paleo industriali, che di genuino hanno ben poco, e che non soltanto non verrebbero riconosciuti dall’uomo primitivo, ma neanche dai nostri nonni. Biscotti e barrette paleo, proteine in polvere, carne e frutta essiccate: la maggior parte dei cibi paleo in commercio sono ricchi di noci, semi, olii vegetali, miele, sale. Vere e proprie bombe.
4) Mangi a sazietà cibi troppo calorici: se fai una dieta da cinque o seimila calorie mi spiace, ma la palestra non ti salverà. Le calorie non contano, ok, ma fino a un certo punto, e un conto è mangiare a sazietà, un altro è indugiare in cibi troppo calorici, come torte paleo fatte frullando avocado con olio di cocco, cacao e nocciole. Buone e genuine, per carità, ma una fetta equivale a un pasto pieno.
5) Non fai una vita attiva: mentre l’uomo primitivo si faceva un mazzo a tarallo per la sopravvivenza, fa un po’ ridere chi diventa ortoressico in cucina ma non schioda dal divano neanche a pagarlo. Su: un po’ di autocritica. Inutile mangiare da guerrieri se poi mangiate paleosalsicce e frittata di cipolle guardando il calcio in tv.