Last Updated on 24 Ottobre 2024 by Eleonora Bolsi
(aggiornato il 24/10/2024)
Basterebbe leggere meglio le etichette alimentari per migliorare la nostra alimentazione, la nostra digestione e il nostro metabolismo e infine dimagrire.
Ogni scelta sbagliata può contribuire a farci ingrassare, favorendo infiammazioni e rischio di patologie.
Secondo l’Huffington Post, che ha pubblicato un elenco di ingredienti che la nutrizionista e naturopata americana Danielle Felip indica come pericolosi per la nostra salute, sono ben nove le sostanze che se troviamo nelle etichette alimentari ci devono spingere a non comprare certi cibi.
Vediamole insieme.
GLI INGREDIENTI NO DELLE ETICHETTE ALIMENTARI
- Coloranti artificiali o parzialmente naturali.
Sono ampiamente usati in tutta l’industria, soprattutto dolciaria, ma causano iperattività cerebrale, emicranie, metabolismo lento. - Sciroppo di glucosio-fruttosio: si tratta di uno sciroppo dolcificante, collegato alla sindrome metabolica, all’intossicazione epatica e al rischio di sviluppo di neoplasie. Lo troviamo in dolci, prodotti da forno anche salati, insaccati e salumi, zuppe e piatti pronti.
- Dolcificanti/edulcoranti artificiali: collegati alla sindrome metabolica e allo sviluppo di emicranie, a problemi di fermentazione intestinale. Alcuni studi dicono che favoriscono la voglia di dolci.
- Butilidrossitoluene o E321: additivo usato per evitare che i grassi irrancidiscano, causa allergie alimentari
- Olio parzialmente idrogenato o grassi parzial. idrogenati: sono tipici dei prodotti da forno, dei preparati per torte e delle margarine o creme industriali. Sono correlati a ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari.
- Glutammato monosodico: si trova in molti cibi pronti e in molti cibi da fast food. Causa iperattività cerebrale e spinge a mangiare di più.
- Nitrati e nitriti di sodio: sostanze che troviamo nei salumi e nelle carni lavorate, sembra possano aumentare il rischio di diabete, di neoplasie del colon retto e peggiorare il metabolismo glucidico.
- Benzoato di sodio: conservante usato in marmellate, zuppe e bevande o succhi per evitare la proliferazione batterica. Indirettamente è un agente obesogeno: mina la nostra digestione e soprattutto indebolisce il sistema immunitario.
- Solfiti: sono additivi utilizzati per conservare meglio i cibi e mantenerne il colore. Per esempio nei cibi in lattina o nelle conserve. Causano reazioni allergiche e ipersudorazione.