dolcificanti e sindrome metabolica

Dolcificanti e sindrome metabolica

Oggi vediamo il legame tra dolcificanti e sindrome metabolica.
Secondo uno studio della Purdue University, i dolcificanti, utili nelle diete ipocaloriche per tenere sotto controllo l’introito energetico giornaliero e presenti in snack, dolci, dessert e bevande light,  non solo non favorirebbero il dimagrimento, ma causerebbero, al pare degli zuccheri normali, la sindrome metabolica.

Lo studio quindi individua per la prima volta una relazione causale tra dolcificanti e sindrome metabolica. Secondo i ricercatori, questo avviene perché pur dando al cervello l’informazione di stare assumendo una sostanza dolce, ingannando i recettori del gusto, i dolcificanti non stimolano l’insulina. Questo cortocircuito ci spinge a mangiare di più.

zucchero

Il consiglio, come sempre, è di non esagerare, né con i dolcificanti, né con i cibi light. E se credete che il discorso valga soltanto per gli edulcoranti artificiali vi sbagliate. Sotto accusa ci sono anche i dolcificanti naturali, dato che il meccanismo è lo stesso.

Dolcificanti e sindrome metabolica

Mentre negli Stati Uniti è nota la posizione molto severa dell’endocrinologo Robert Lustig sul fruttosio, autore del libro Sugar, the bitter truth, in Italia è l’epidemiologo Franco Berrino a essere tra le nostre voci più autorevoli che hanno dichiarato guerra allo zucchero.

Questi autori insomma hanno, anche inconsapevolmente, spianato la strada verso l’uso e abuso dei dolcificanti, proprio perché molte persone non riescono a rinunciare al sapore dolce nei cibi.

Dico inconsapevolmente perché in realtà Berrino stesso ha chiarito la sua posizione sui cibi dolcificati artificialmente.

Ecco cosa per esempio disse il dottor Berrino sui dolcificanti naturali e artificiali in un’intervista rilasciata per l’Expo Magazine:

“Le bevande zuccherate e le bevande edulcorate artificialmente fanno venire il diabete. Uno studio su 100 mila insegnanti francesi ha dimostrato che anche chi assumeva bevande “ZERO”, cioè senza zucchero, ma con edulcoranti artificiali, si ammalava di più di diabete. Questi dolcificanti non fanno “sballare” la glicemia, ma aumentano l’assorbimento del glucosio.
Lo stesso probabilmente vale per la stevia, di cui oggi si parla tanto. La questione cruciale è proprio l’intensità di gusto dolce: nell’intestino abbiamo sensori per il gusto che quando arrivano sostanze centinaia di volte più dolci dello zucchero fanno aprire le porte per l’assorbimento del glucosio. Paradossalmente la glicemia potrebbe salire di più se dolcifichiamo con la stevia – 200 volte più dolce – che con lo zucchero”.

Quindi in sostanza i dolcificanti sia artificiali che naturali non dovrebbero sostituire lo zucchero. Dovremmo semplicemente consumare cibi meno dolci.